Quattro anni fa la nomina
di monsignor Domenico Pompili
a vescovo di Rieti

Monsignor Domenica Pompili il girono del suo arrivo a Rieti: era il 5 settembre 2015
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Giovedì 5 Settembre 2019, 15:08
RIETI - Nominato da papa Francesco nel maggio 2015, Sua Eccellenza Domenico Pompili viene ordinato Pastore della Chiesa di Rieti esattamente 4 anni fa, il 5 settembre dello stesso anno. Fu un evento che la città difficilmente dimenticherà. Sia per la portata della numerosissima folla, che venne a salutare il nuovo vescovo da ogni parte della provincia, sia per le alte autorità giunte nella Cattedrale di Santa Maria Assunta, sia perchè la città di Rieti non assisteva a un'ordinazione episcopale da circa novant'anni.

Su monsignor Pompili, che succedette alla guida della diocesi a monsignor Delio Lucarelli, giunto all'età del pensionamento, c'erano grandi aspettative. L'evento fu salutato con grandi titoli dai giornali nazionali, che inclusero la nomina di una personalità come Pompili - all'epoca direttore direttore dell’Ufficio comunicazioni sociali della CEI - all'interno di una rivoluzione comunicativa di papa Francesco. Per Rieti invece, l'arrivo di un giovane e dinamico vescovo fu soprattutto fonte di grande speranza e motivazione. Subito dopo la nomina, Pompili dichiarò di voler fare letteralmente «il giro delle sette chiese», conoscendo e studiando in ogni aspetto il nostro territorio.

E non si può dire certo che non abbia mantenuto la promessa. Macinando chilometri su chilometri, ha visitato scuole, aziende, attività commerciali, incontrato istituzioni, personalità, fedeli e cittadini, oltre naturalmente a stringere rapporti con i suoi parroci, e le religiose e i religiosi che operano nella diocesi. Con un occhio particolare per bambini, anziani e fasce deboli della popolazione. Dopo neppure un anno da quel 5 settembre, la tragedia del terremoto, che ha totalmente rivoluzionato la sua agenda e quella di tutta la Chiesa reatina.

Tuttora, un tema da affrontare quotidianamente, quello delle popolazioni terremotate, per la cui assistenza sono state messe in campo tutte le forze possibili, dallo stanziamento di fondi, all'assistenza materiale e morale, al progetto a lungo termine della Casa del Futuro, ai centri di comunità e alle chiese ricostruite, a quelle messe in sicurezza, ai beni culturali da salvaguardare, al tessuto sociale da rimettere insieme.

Senza risparmiare pungoli e stoccate alle forze politiche e alla burocrazia infinitamente lenta, fino all'ultima forte omelia per il terzo anniversario dal sisma. Ma sono tante e corpose le iniziative messe in campo da monsignor Pompili per la promozione del nostro territorio e dei temi sociali, dal Meeting dei Giovani di inizio anno, allo strutturato progetto La Valle del Primo Presepe volto a riscoprire e valorizzare l'intuizione francescana, fino all'ideazione delle Comunità Laudato si', nate in collaborazione con Carlo Petrini e Slow Food sulla scia dell'enciclica di papa Francesco sull'ecologia interale. In questi quattro anni, il vescovo Domenico è diventato uno di noi, ache se a dire il vero fin dai suoi primi discorsi ha sempre definito Rieti «la nostra città», dimostrando di saperne di più di molti reatini stessi, ed impegnandosi senza sosta per la promozione e il miglioramento della qualità della vita, delle infrastrutture, del lavoro, della scuola, del turismo.

Lo abbiamo visto sfrecciare ovunque alla guida della sua Panda, senza mai risparmiarsi e partecipando ad ogni genere di eventi, dallo sport alla cultura, dall'ambiente al lavoro. Tanto lavoro fatto, moltissimo ancora da fare. Bilanci? Come nel suo stile, Pompili non ama farne, preferisce concentrarsi sul futuro piuttosto che crogiolarsi sul passato. «Siamo prossimi all'Incontro Pastorale 2019, l'evento annuale che fa incontrare tutte le realtà che ruotano nella Diocesi, sarà un'occasione di confronto e rigenerazione, quest'anno incentrata sul tema della domenica. Occorre imparare di nuovo a stare insieme, riscoprire le occasioni per fare comunità, per aggregarsi. A fare il punto su questi quattro anni ci penseremo in un secondo momento, adesso vi invitiamo tutti all'appuntamento di venerdì 6, sabato 7 e domenica 8 al Centro Pastorale di Contigliano».
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