Rieti, Regione. Pirozzi contro Zingaretti:
“Andiamo tutti a casa, e io resto
a fare il sindaco di Amatrice”

Sergio Pirozzi
di Alessandra Lancia
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Mercoledì 11 Aprile 2018, 19:47
RIETI - Prima seduta “politica” del consiglio regionale, con la dichiarazione programmatica del presidente Nicola Zingaretti, primo scontro in aula con il neo consigliere regionale Sergio Pirozzi: “Io sono per la mozione di sfiducia al presidente Nicola Zingaretti, perché secondo me se non si ha la maggioranza ci si dimette – ha detto il sindaco di Amatrice durante il suo intervento - Io apprezzo la furbizia di Zingaretti: dalle parte mie si dice “un gran parac..”. Ma oggi tutti devono sapere chi sta con questa Giunta e chi sta all’opposizione di questa Giunta, perché ci sono 60 giorni per riandare al voto. I cittadini del Lazio devono sapere chi sta con chi e per quale motivo”. Pirozzi ha fatto un riferimento anche al suo problema, che è quello dell’incompatibilità tra la carica di sindaco e quella di consigliere regionale: con il consiglio comunale di Amatrice che sabato scorso ha avviato le procedure di legge, Pirozzi ha ancora pochi giorni di tempo per decidere se optare per l’una o per l’altra carica. “Io mi auguro che si rivada al voto, perché ho una procedura di decadenza da sindaco – ha detto in consiglio regionale - Mi sono candidato in Regione per la mia esperienza amministrativa e soprattutto per salvare la mia terra. Ma io devo sapere chi in questo consiglio regionale sta col presidente Zingaretti, poi farò le mie valutazioni. Io certo non ci sto”. Pirozzi ha attaccato Zingaretti anche sui 56 milioni della Ue per interventi sulla messa in sicurezza del territorio spalmati su tutto il territorio regionale e non sui soli comuni del cratere: “Una cosa vergognosa: devi chiedere scusa agli italiani”. Poi il riferimento all’insediamento delle Camere: “Ho sentito i discorsi dei presidenti Casellati e Fico: non hanno detto una parola sul terremoto e sulla ricostruzione. Siamo passati di moda, in questo modo i nostri paesi non riprenderanno mai”. Infine l’appello al consiglio: “Votiamo il bilancio della Regione per far funzionare la Regione e il giorno dopo andiamo tutti a casa. Io continuo a fare il sindaco di Amatrice e non mi ricandido. Ma finché sto qui cercherò di cambiare completamente le cose”.
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