RIETI - Il cammino delle acque rilasciate dalla diga del Turano e il tracciato percorso, successivamente, dal fiume Turano fino al disastroso allagamento che ha messo in ginocchio la Piana Reatina. La visualizzazione di un percorso inarrestabile, con direzione Rieti, ben elaborato grazie ad una applicazione cartografica che il consigliere comunale Matteo Carrozzoni, non a caso geologo di professione, ha utilizzato per illustrarne - anche attraverso i social - l’itinerario attraverso gradienti di pendio e gradazioni cromatiche.
Nel territorio
Le acque rilasciate dalla diga di Posticciola che precipitano in quelle del Turano: qui il fiume inizia ad attraversare una valle profondamente incisa e molto stretta, dalla morfologia tortuosa e serpeggiante, caratterizzata da anse pronunciate.
Il cammino
Ma nulla può arrestare le leggi della natura: il cammino del Turano prosegue fino a Maglianello e Fonte Cottorella, mettendo subito in crisi il ponte all’altezza della rotatoria. È a questo punto che il Turano bussa alle porte di Rieti, invadendo la pianura reatina per poi attraversare i due accessi alla Superstrada per Terni, fino ad incontrare di nuovo un altro ponte (quello in località Macelletto), anche questo quasi sommerso fino al piano stradale e immediatamente chiuso. Successivamente il Turano prosegue con forza, esondando in più punti e andando a creare pesanti allagamenti nelle aree di Case San Benedetto, via Pistignano. Niente riesce a frenare e contenere quel corso: il fiume si ritrova così a costeggiare Piani Sant’Elia e Poggio Fidoni, con i danni ben noti in via Larghetto, via Madonna, via Piani o via Prati, quindi riceve due affluenti: prima il fosso Formone e successivamente - in località Monticchio - il torrente Canera nel territorio del Comune di Contigliano. Il percorso del Turano va poi ad incrociarsi, in località Terria, con il fiume Velino.