Rieti, peste suina: le indicazioni della Regione sull'abbattimento dei cinghiali

Cinghiali
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Lunedì 20 Giugno 2022, 00:10

RIETI - Peste suina, la Regione Lazio definisce il piano degli abbattimenti dei cinghiali, puntando a raddoppiare i numeri per il prossimo biennio. Nel Reatino, la popolazione di cinghiali viene stimata in oltre 13.800 capi, con un abbattimento, per la stagione venatoria 2021/2022, sempre stimato in 4.622 unità. L’obiettivo è quindi di crescere e superare quota novemila per il 2024, anche se le modalità sono ancora da definire nel dettaglio. È quanto indicato nel Priu, il “Piano regionale di interventi urgenti per la gestione, il controllo e l’eradicazione della peste suina africana, nei suini da allevamento e nella specie cinghiale”. In particolare, «attraverso i prelievi realizzati nelle stagioni venatorie 2022/2023 e 2023/2024», il piano «dispone di raddoppiare complessivamente la consistenza numerica degli abbattimenti previsti nei piani di selezione stagione 2021/2022». Questo significa, per il territorio reatino, arrivare a una quota di poco superiore alle 9.000 unità. Il piano indica in 3.511 gli abbattimenti nel Reatino nella stagione venatoria 2019/2020 e in 2.192 nel 2020/2021. Per il 2021/2022 si sale a 4.622, per una popolazione di cinghiali nella provincia stimata in 13.866, la terza nel Lazio, dietro Viterbo e Roma.

La situazione. Nel Reatino, al momento, è stata rinvenuta una sola carcassa di cinghiale - esemplare investito sulla Salaria a Borgo Velino - risultata infetta.

Il successivo controllo nei 41 quadranti previsti ha dato esito negativo: nessun altro capo infetto. Rimane valida, tuttavia, la cosiddetta “zona infetta” che riguarda otto Comuni, di cui sette nel Reatino (Borgo Velino, Micigliano, Posta, Borbona, Cittaducale, Castel Sant’Angelo, Antrodoco, Petrella Salto e Fiamignano) e uno in Abruzzo (Cagnano Amiterno, in provincia dell’Aquila).

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