RIETI - Eliminare il passaggio a livello di viale Maraini senza dover per forza bucare da una parte all’altra uno dei più bei viali d’Italia? Per il Partito democratico di Rieti si può fare, a patto di immaginare una nuova viabilità ferroviaria e di rimettere mano ai vecchi piani regolatori che prevedevano lo spostamento della stazione a sud della città. Così, dopo la presa di posizione contro il sottopasso su Il Messaggero prima della Uil Rieti e poi di Ascom Confcommercio, ora è il segretario cittadino del Pd, Vincenzo Di Fazio a farsi avanti, riprendendo in mano le idee da lui già ventilate nel corso dell’incontro del 30 ottobre 2019 in aula consiliare, quando fu scontro acceso tra i contrari al sottopasso, il vicesindaco Daniele Sinibaldi e l’assessore ai Lavori Pubblici Antonio Emili.
L'intervento
«Il passaggio a livello di viale Maraini va eliminato ma per farlo non possiamo sacrificare l’ultimo viale storico della città rimasto integro – sostiene Di Fazio - Su questa questione sarebbe opportuno prendere insegnamenti dal passato ed evitare di ripetere lo stesso errore che portò alla devastazione di viale Morroni, con la realizzazione di quel capolavoro di bruttura e non funzionalità che rappresenta l’ingresso del parcheggio coperto di piazza Mazzini. Il tema del passaggio a livello di viale Maraini non può e non deve essere scisso dal più ampio progetto della ferrovia Rieti-Roma e, secondo noi, all’interno di questo dibattito si deve cercare la soluzione ottimale che sia logisticamente e, anche e soprattutto, urbanisticamente funzionale».
Dunque, quale potrebbe essere l’alternativa per l’eliminazione del passaggio a livello senza la realizzazione di un sottopasso?
«Questo periodo di emergenza sanitaria, che fortunatamente sembra stia per essere superato, ci ha insegnato che è necessario avere coraggio, ripensando e rivedendo profondamente le posizioni e le convinzioni che hanno guidato le nostre attività fino ad oggi.