Il libro mescola la vena umoristica al racconto giallo vero e proprio e ha come sfondo Rieti, definita “città in cui non accade mai nulla”. Per la stesura del racconto, Rotilio si è liberamente ispirato al personaggio di Nero Wolfe, nato dalla penna dello scrittore statunitense Rex Stout. La celebrità del maresciallo ha fatto sì che egli divenisse protagonista di numerosi adattamenti radiofonici, televisivi e cinematografici, compresa la serie di successo trasmessa dalla Rai nei primi anni ’70, che ha fatto appassionare lo scrittore reatino a questo genere.
«Il libro sta avendo un buon successo - spiega Paolo Rotilio - e la collaborazione con Funambolo mi ha permesso la pubblicazione di quattro racconti brevi che saranno rilasciati tra settembre e dicembre sul sito della casa editrice, e che avranno sempre al centro dell’azione il maresciallo Bonaloni».
“La notte in cui morì Nero Wolfe”, pubblicato nel 2016, è disponibile nelle migliori librerie, sul sito www.funamboloedizioni.com, Amazon e IBS.
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