Oltre alla tripletta italiana in corsa per il Leone d'oro- Mario Martone con "Capri Revolution", il remake di "Suspiria" di Luca Guadagnino e il nuovo documentario di Roberto Minervini "What you gonna do when the world’s on fire?"- nella sezione "Sconfini" è infatti presente "Il banchiere anarchico". Il film, a cavallo tra letteratura, economia e realtà contemporanea, vede alla regia e nel cast Giulio Base, affiancato sulla scena dallo stimato Paolo Fosso. In una sezione significativa e pregnante della Mostra il film propone l'omonimo "racconto di raziocinio" di Ferdinando Pessoa, trascritto nel 1922.
Il poeta portoghese e la sua oscura ed inafferrabile brillantezza rappresentano la principale fonte d'ispirazione e riferimento del film che per la prima volta adatta al grande schermo l'opera letteraria in formula dialogica. Un ricchissimo banchiere, Base, e una sua vecchia conoscenza, Fosso, dominano la scena in uno colloquio fitto di intenzioni, esperienze e riflessioni.
Rilevante risulta ricordare la peculiare ricchezza e il prestigio della sezione Sconfini, in cui è stato presentato "Il banchiere anarchico", tra i film e gli interpreti figurano infatti "Il ragazzo più felice del mondo" di Gipi con Gero Arnone, Davide Barbafiera, Francesco Daniele, Gipi e "The tree of life" (extended cut) di Terrence Malick con Brad Pitt, Sean Penn, Jessica Chastain, Hunter McCracken, Laramie Eppler, Tye Sheridan, Fiona Shaw.
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