Rieti, all'ospedale de Lellis
entra la «cartella clinica umanizzata»

Ospedale de Lellis
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Lunedì 3 Aprile 2017, 14:14
RIETI - Un percorso lungo, faticoso, portato a termine solo grazie alla grande determinazione dell'attrice e scrittrice reatina, Rosalba Panzieri. Parliamo della «cartella clinica umanizzata», progetto ideato dalla Panzieri, unico nel panorama sanitario e culturale internazionale perché, per la prima volta nella storia della moderna medicina, la storia personale del paziente, scritta di suo pugno, sarà inserita nella personale cartella clinica e trattata con la stessa dignità morale e scientifica di qualsiasi altro dato di anamnesi, per affiancare alla scienza medica la conoscenza dell'uomo. La ricerca correlata durerà un triennio e produrrà una procedura rivoluzionaria: la «cartella clinica umanizzata». Attraverso il «modello narrativo alfa», ideato dalla scrittrice, i pazienti possono raccontare e scrivere in prima persona chi sono, le loro gioie, le paure, la loro storia personale e vedere questi aspetti, imprescindibili dell'identità, inseriti in cartella clinica, quali strumenti di valorizzazione dell'individualità, unica e irripetibile della persona, che oggi acquisisce il titolo depersonalizzante di «paziente».
Un modello sanitario e culturale nuovo che ora sarà applicato presso l'ospedale provinciale e saranno i reparti di Radioterapia e Oncologia i primi a sperimentarlo. L'applicazione ha preso il via nello scorso week end, quando nell'aula magna dell'Asl, si è tenuto il convegno di formazione per medici e personale sanitario. Rieti inoltre è la protagonista del reportage «Passi scalzi», il racconto sull'umanizzazione della medicina che narra le storie dei popoli delle corsie, pazienti e medici, alleati nella lotta contro la malattia. Il progetto è entrato in una fase operativa ed è stato realizzato con la collaborazione del Comune, dell'Asl, della Sabina Universitas, con la collaborazione dell'Alcli Giorgio e Silvia, del Lions Club Varrone e della Fondazione Capelletti. L'obiettivo è inserire la cittadina nel programma nazionale «Cartella clinica umanizzata». Il progetto, ricordiamo, parte nei reparti di Oncologia e Radioterapia e partecipa a un progetto di ricerca nazionale che interesserà oltre 50 strutture ospedaliere, col coinvolgimento del Consiglio nazionale delle ricerche, della Federazione nazionale dell'Ordine dei Medici chirurghi e odontoiatri, dell'Associazione nazionale Medici di direzioni ospedaliere, dell'Associazione ospedali pediatrici, dell'Associazione salute attiva onlus e l'adesione della presidenza della Repubblica.
«Noi siamo la nostra storia - commenta Rosalba Panzieri - Scrivere di noi rinvigorisce le radici e l'identità, raddrizza lo stelo e la spina dorsale, porta nutrimento a tutti i petali che sono sogni, progetti, talenti, strumenti interiori che abbiamo costruito vivendo e che mai come nell'esperienza della malattia, occorrono interi per attraversarla senza esserne vinti».
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