Orvinio festeggia i cento anni di Camillo Fabriani

Camillo Fabiani
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Domenica 7 Febbraio 2021, 11:48 - Ultimo aggiornamento: 13:30

RIETI - Era l’inverno del 1927, ad Orvinio c’era la neve, circa tre metri e mezzo. I ragazzini, uno in particolare, scavavano gallerie dentro la neve gelata con palette improvvisate, mentre il marchese Annibale Berlingieri veniva messo in salvo con grosse tavole di legno per agevolare l’accesso verso Roma. Di storie ed aneddoti ne esistono tanti e non basterebbe un’enciclopedia per ricordarli tutti. Questa è la storia di Camillo Fabriani, nato ad Orvinio l’8 febbraio 1921, che proprio nel 2021 compie 100 anni. Un secolo di storia dell’Italia, vissuto da italiano doc: Aviere, sommo Contabile, Ufficiale della Repubblica, Cavaliere della Repubblica, Presidente dell’ Associazione Combattenti e Reduci di Guerra dal 1999 al 2015, anno in cui la sezione venne sciolta, marito, genitore e nonno amorevole, Camillo è l’orgoglio del nostro Comune. Camillo ha vissuto la seconda guerra mondiale come marconista addetto alle comunicazioni sugli aerei. L’8 settembre 1945, dopo l’armistizio con gli alleati, trovandosi all'aeroporto di Capodichino, tornò ad Orvinio a piedi e, per un breve periodo, venne fatto prigioniero dai tedeschi. Lo ritroviamo, durante gli anni della ripresa economica, impegnato a sbrigare pratiche presso l’ufficio del registro di Orvinio e, successivamente presso gli uffici di Roma. Con la pensione si dedica maggiormente alle attività agricole presso i terreni di famiglia, sua grande passione, gestendo i frutti del duro lavoro e riscoprendo altri hobbies a lui molto cari, tra i quali la pittura. Custode di un patrimonio storico immenso, ancora oggi aiutato da una memoria vivida ed un fisico integro nonostante la veneranda età, vive nel paese in una confortevole dimora, al fianco della sua amata moglie Adelina. Nei momenti conviviali è attorniato dal calore dei figli e dei numerosi nipoti e pronipoti. Ancora oggi è solito indirizzare lunghe epistole sulle varie problematiche e questioni sia familiari, sia legate al paese stesso, come per esempio sulla salvaguardia del monumento ai caduti, oggetto in passato di progetti di riqualificazione e ampi dibattiti. Molte di queste testimonianze di recente sono state raccolte nel progetto “Borghi Narranti”, che fanno di Camillo anche un abile oratore ed un novello youtuber. L’augurio più sincero per questo primo secolo appena trascorso da parte di tutta la Cittadinanza orviniese ed un ringraziamento particolare ai nipoti Simone, Silvia, Flaminia, Alessandro e Marco che mi hanno supportato nel ricordare alcuni passaggi di questa storia di vita meravigliosa.
 

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