Rieti, ricordi l'Olbia? Nel 2016
il ripescaggio in C: allo Scopigno
finì 2-2, in Sardegna decise Caboni

Francesco Marcheggiani nella sfida con l'Olbia tre anni fa
di Marco Ferroni
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Sabato 10 Agosto 2019, 09:23
RIETI - Al suo quarto anno di serie C, l'Olbia 1905 sarà il primo avversario del Rieti in partite ufficiali della stagione 2019/2020. Domani alle 19 al "Bruno Nespoli" (arbitro Scatena di Avezzano), si rinnoverà una sfida che manca all'appello dalla stagione 2015/2016, la prima dell'era Curci post-Fedeli, che all'andata allo Scopigno terminò con un rocambolesco 2-2 aperto da Marcheggiani e chiuso da Bassini, dopo la rimonta e il sorpasso del "blancos" con Mastinu prima e Giglio poi. Al ritorno invece, decise un gol di Caboni (1-0) e quell'anno lì l'Olbia vincendo il playoff contro la Torres che eliminò proprio il Rieti, venne ripescata in serie C.

TRE SALVEZZE FILATE
E dopo il 15esimo posto all'esordio tra i professionisti, per l'Olbia un "double" di 13esimo piazzamento nelle ultime due stagioni, ma soprattutto il consolidamento in una categoria che orma sembra essere entrata nella mentalità e nella gestione del club.

AVVERSARIO SPECIALE
Domani sera, il Rieti, dovrà fare i conti con una vecchia conoscenza: il giovane Andrea Vallocchia, che negli ultimi anni è cresciuto e si è consacrato con la maglia della Sambenedettese, prima di finire nei radar del Cagliari che lo ha acquistato e "girato" all'Olbia, società satellite degli isolani, sulla quale il presidente rossoblù Giulini punta con determinazione per far crescere talenti da far sbarcare poi in serie A.

ESORDIO AMARO
Per l'Olbia, allenato dall'ottimo Michele Filippi, l'esordio di Coppa Italia non è stato dei migliori: un beffardo 3-2 al Liberati contro la Ternana, caratterizzato però da un'incredibile rimonta dallo 0-2 iniziale, per poi subire il gol del ko proprio allo scadere.

UN ORGANICO DI QUALITA'
Da tenere d'occhio l'attaccante italo-nigeriano Roberto Ogunseye, che in tre stagioni ha già collezionato 64 presenze e 18 gol con la maglia dell'Olbia. Ma nel complesso, la formazione del presidente Marino (anche quest'anno nel girone A) ha tante individualità di primissimo piano, come le punte Parigi e Doratiotto,  il portiere olandese Van der Want, un '95 alla sua quinta stagione in "bianco", oltre ai difensori Mastino e Pisano che rappresentano la vecchia guardia.
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