Il primo ad arrivare in estate è stato il playmaker Nic Moore, reduce da due stagioni in serie A Brindisi, dove a 13 punti e 4 assist di media ha consolidato il suo potenziale dopo essere uscito da Southern Methodist allenata da Larry Brown, attuale coach di Torino. La Virtus lo ha firmato già a fine giugno togliendolo subito dal mercato, un po’ come ha fatto la Npc con Frazier e sicuramente i due faranno scintille sabato sera al PalaSojourner.
Invece, a chiudere il mercato dei romani c’è stato l’arrivo del pivot di 2.08 Henry Sims: un giocatore illegale in A2. Dal 2012 al 2017 costantemente in orbita Nba, quest’inverno è approdato a Cremona dove ha dato un grande contributo alla salvezza dei lombardi. La Virtus ha compiuto un enorme sforzo per assicurarselo e farlo scendere di categoria. Arrivato in Italia solo il 10 di questo mese, alla prima uscita amichevole si è presentato segnando subito 26 punti contro Siena. Sarà un test durissimo e assai valido per Gigli e Williams.
Non da meno il gruppo degli italiani: i cambi in regia di Moore sono il promettente, ma già collaudato, Baldasso e l’esperto e navigato Chessa. Di livello il gruppo degli esterni guidato da Saccaggi e Santiangeli: due guardie entrambe sopra l’1.90 che possono viaggiare entrambe in doppia cifra di media. Altrettanto di qualità il gruppo delle ali piccole e forti dove spiccano Sandri, elemento atletico e pericoloso su ogni lato del campo, spalleggiato dal promettentissimo 2.06 Alibegovic, appena uscito da St. John’s University e impiegato anche dalla nazionale bosniaca nelle qualificazioni per i mondiali. Figlio del grandissimo Teoman, fungerà anche da cambio di Landi, il quale scenderà in quintetto come ala forte al fianco di Sims, forte di un 2017/18 da 11 punti e 5 rimbalzi di media.
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