Npc retrocessa, Cattani: «Smaltiamo la delusione, poi ripartiamo col progetto. Ripescaggio? Non lo so»

Gara 4 a Biella (foto Laura Malvarosa)
di Emanuele Laurenzi
4 Minuti di Lettura
Domenica 20 Giugno 2021, 20:40

RIETI - Tanta delusione, tanta tristezza, ma anche tanta voglia di ripartire. «Resettiamo tutto, capiamo i nostri errori e poi ripartiamo col nostro progetto. Dopo 6 anni siamo retrocessi, ma lavoreremo per tornare in serie A». Giuseppe Cattani è triste ed abbattuto, ma di ritorno da Biella cerca di analizzare nel modo migliore e più costruttivo quel che è accaduto. Il presidente non parla ancora in termini di bilancio, ma cerca di restare lucido nonostante la delusione e non può certo non parlare di tutto ciò che è andato storto.

«C’erano dei segnali che non mi piacevano da tempo – spiega il patron – e accettiamo questo verdetto, anche se siamo convinti che oggi non dovevamo essere qui, perché non ha senso aver giocato in certe condizioni. C’era un regolamento e lo abbiamo rispettato. E’ un momento brutto da tutti i punti di vista, perché riteniamo di non essere stati trattati come altri. Sia chiaro: non siamo esenti da errori, ma ci sono stati dei fatti che li hanno evidenziati. Ora abbiamo bisogno di staccare la spina, resettare tutto e poi ripartiremo più forti di prima, con un progetto importante qualunque sia la serie».

Possibile un ripescaggio in A2? «Noi avevamo fatto già la domanda di iscrizione in A2 - dice Cattani - come del resto prevede la prassi e e il regolamento. Ci sarà ripescaggio? Non lo so, in questo momento non ci voglio pensare. Ora vogliamo riflettere e capire dove abbiamo sbagliato noi, al di là di quello che ci è successo intorno, capire chi starà ancora con noi. C’è tanta amarezza, da parte di tutti. Valuteremo tutto quello che ci è permesso di fare, ora devo e voglio smaltire la delusione, perché il dato di fatto è la retrocessione dopo 6 anni. Quel che voglio dire ai tifosi è che lo sport è questo: si piange quando si vice e si piange quando si perde. Ora dobbiamo capire chi sarà ancora con noi, chi crederà in questo progetto, poi programmeremo il futuro e spero che presto saremo di nuovo in serie A».

Fortissima la delusione anche del coach Alessandro Rossi, che spiega: «Difficile parlare ora, perché passa in mente il film di tutti gli anni.

In questa gara, in cui siamo usciti dando tutto pur palesando dei limiti, non si può dire che non ci abbiamo provato. Facendo una riflessione più a freddo, dobbiamo dire che è una stagione con 2 tipi di problemi: quelli sotto il nostro controllo, per i quali sicuramente non siamo stati perfetti e per i quali ci prendiamo tutte le nostre colpe. Poi ci sono quelli non sotto il nostro controllo che ci hanno dato una mazzata nella fase cruciale della stagione: dal primo caso Covid in poi abbiamo perso 12 partite e vinte 3 con grande difficoltà. Per quanto potessimo avere problemi anche prima, la squadra non era di quel livello. Per migliorare dobbiamo fare un’analisi dei fattori che potevamo controllore e dove dovevamo fare meglio».

Il tecnico ha dato anche una rapida chiave di lettura della sfida odierna, aggiungendo: «Oggi quando siamo andati +6 non siamo riusciti a controllare perché avevamo i 3 esterni con 3 falli,. Da lì in poi Biella ha avuto più energie rispetto a noi, anche grazie a chi usciva dalla panchina da loro».

Il coach in conferenza stampa non ha nascosto la sua commozione e, per ciò che riguarda la questione ripescaggio, ha spiegato: «Non conosco bene i discorsi regolamentari, per cui non so nulla sul ripescaggio. In questo momento faccio fatica ad interpretare l'eventuale successo di San Severo come una vittoria nostra. In termini assoluti, se questa società dovesse avere una minima possibilità di recuperare la A, la deve sfruttare perché merita questa serie».

Ora l'attenzione si sposta tutta ai regolamenti, per capire se ci sarà spazio per chiedere un ripescaggio e un ritorno in serie A2 senza passare per un difficile e impegantivo campionato di serie B. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA