Rieti, la Zeus si ferma ad un passo
dall'impresa a Forlì. Cattani chiama
a raccolta i reatini per mercoledì:
«Tutti al palazzo per la nostra finale»

Simone toamasini a Forlì (Foto Ufficio Stampa Npc)
di Emanuele Laurenzi
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Domenica 5 Maggio 2019, 20:48
RIETI - «Peccato, perché eravamo a un passo dalla vittoria e se l’avessimo conquistata non avremmo rubato nulla. Ora aspetto tutti al palazzo, mercoledì sera, per quella che sarà una vera finale. I ragazzi hanno bisogno del pubblico». E’ un Giuseppe Cattani amareggiato ma carico quello che parla dopo la fine di gara 4 a Forlì. La Zeus Rieti è arrivata ad una manciata di minuti dal 3-1, poi i romagnoli hanno ribaltato e impattato sul 22-vincendo 84-74. «Abbiamo buttato un’occasione d’oro – aggiunge Cattani – ma c’è stata una bella reazione della squadra. Quella che volevo e aspettavo. Mi dispiace perché è stata una gara giocata bene e sul +13 abbiamo sbagliato due palle che potevano ammazzare la partita. Complimenti a Forlì che non ha certo rubato nulla. Ora pensiamo a vincere mercoledì».

Sulla gara pesa qualche fischio arbitrale più che dubbio: il tecnico a Carenza apparso incomprensibile, il canestro annullato a Jackson sul -4 per un  presunto fallo lontano dal gioco di Toscano, il doppio tecnico a Toscano e Diliegro che ha messo di fatto out il reatino, senza contare i pochissimi fischi a favore di Jones nonostante i contatti duri. «Mi piacerebbe avere lo stesso arbitraggio mercoledì in casa» si limita a dire Cattani senza eccedere nella polemica per aggiungere: «speravamo di chiudere stasera, ma andremo a gara 5, proprio come Treviso. Nessuno lo avrebbe detto, ma questi sono i play off. Stasera abbiamo pagato ogni errore».

All’Unieuro Arena si è sentito il fattore campo, con 4078 paganti. Quel fattore campo che Cattani vuole avere anche a Rieti. «E’ bello giocare un play off in un’atmosfera così – conclude il presidente – ora pensiamo ad aiutare questi ragazzi. Ringrazio i reatini che sono venuti a Forlì e che hanno sostenuto i ragazzi. Mercoledì si deve sentire il fattore PalaSojourner: tutti al palazzo per la nostra finale».
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