Rieti, Angelo Gigli ci sarà contro
la Virtus Roma, sua ex squadra:
«Sarà un bel banco di prova»

Rieti, Angelo Gigli ci sarà contro la Virtus Roma, sua ex squadra: «Sarà un bel banco di prova»
di Luigi Ricci
3 Minuti di Lettura
Venerdì 21 Settembre 2018, 09:50 - Ultimo aggiornamento: 15:25
RIETI - Ieri pomeriggio Angelo Gigli si è allenato: una seduta completa che dovrebbe tranquillizzare sulla sua presenza domani sera alle 20.30 al PalaSojourner, quando la Zeus Energy Group Npc, esordirà nella seconda semifinale del trofeo Aria Sport svelandosi finalmente al suo pubblico per affrontare la Virtus Roma, considerata un po’ da tutti la squadra da battere del girone ovest.

«Sarà un bel banco di prova per noi – osserva il capitano – contro un’avversaria assai coriacea sotto ogni punto di vista, sia vicino che lontano da canestro. Personalmente il colpo subito all’anca nel match contro il Sakarya al torneo di Brindisi sembra riassorbito abbastanza bene. Provo ancora un po’ di fastidio ma mi sono allenato con cautela e non ho avuto grossi problemi».

Una notizia confortante visto che, in assenza di Simic, del quale non sarà facile trovare un rimpiazzo per la Npc, Gigli e Williams, spalleggiati da Carenza e Toscano, dovranno affrontare l’impatto dei lunghi romani, non solo da Alibegovic e Landi ma soprattutto dal già temutissimo Henry Sims: «Diciamo che in questo precampionato non ci siamo fatti mancare niente – scherza – Siamo passati direttamente da squadre di B a formazioni di A1, passando per la ben attrezzata Siena, fino ad arrivare a Roma, a cui auguro ovviamente di tornare ai livelli ai quali ci ho giocato io dal 2008 al 2011 anche se, sia domani che in campionato, cercheremo di rendergli la vita il più possibile difficile».

Ci saranno duelli chiave sia sotto canestro che in regia: «E’ vero – conferma il pivot nato in Sud Africa – Per me non sarà la prima volta che affronto un avversario di altissimo livello. Ce la metterò tutta. Quanto a Williams, devo dire che mi hanno sorpreso molto la sua vitalità, il dinamismo, la reattività e la capacità di farsi trovare sempre pronto anche quando non è coinvolto in prima persona nell’azione o non è il terminale principale. Sa sfruttare bene i palloni a disposizione e sa rendersi pericoloso in allontanamento. Può essere una sorpresa».

Nella sua lunghissima carriera Gigli ha giocato vicino a tanti playmaker che, spesso e volentieri, possono fare la fortuna dei pivot se sanno imbeccarli e coinvolgere a dovere: «Frazier è molto intelligente – aggiunge il capitano – sa essere pericoloso in attacco, ma sa pure leggere molto bene il gioco e punire ogni distrazione difensiva trovando sempre l’uomo smarcato quando le difese si chiudono su di lui. Se sapremo assecondarlo ne trarremo tutti giovamento. Domani poi affronterà Nic Moore – il quale pare aver recuperato da un piccolo infortunio e dovrebbe giocare ndr. – e che conosce bene, per cui sarà molto stimolato dal duello per ben figurare».

Quanto al resto della squadra Gigli apprezza il lavoro svolto sia dai vecchi che dai nuovi: «Possiamo crescere molto – spiega – Lo si è visto di partita in partita, man mano che ci stiamo conoscendo, ma non vorrei sbilanciarmi troppo. Le prossime due partite costituiranno una importante banco di prova».

Sotto un certo punto di vista le semifinali di domani, l’altra è Avellino-Brindisi, saranno più importanti per tutte le squadre delle partite della domenica, quando si affronteranno per forza una formazione di A2 e una di A: «Queste gare servono da verifica per tutti – spiega Gigli – Più del risultato conta la qualità del gioco espresso, per le avversarie come per noi. Ovviamente speriamo di vincere. Poi se domenica affronteremo Brindisi sarà una bella rivincita del Trofeo Pentassuglia. Se invece ci toccherà Avellino – vittoriosa giovedì sera 95-62 su Latina ndr. – non dovremo giocare intimiditi».

A tale proposito è inevitabile chiedere un pronostico: «Virtus Roma, Tortona, Scafati sono forti – riflette il capitano – Non mi sbilancio sulle altre, tra le quali ci siamo pure noi, non saprei ancora dire dove, ma spero il più in alto possibile. L’importante è che i tifosi credano in noi e non ci facciano mai mancare il consueto apporto. Ma su questo non ho alcun dubbio. Siamo rinnovati e chiediamo un po’ di pazienza prima di poter valutare e conoscere bene noi stessi e il nostro potenziale. Poi inizieremo a tirare le somme».
© RIPRODUZIONE RISERVATA