#ZeroMortiSulLavoro, Paolucci (Uil Rieti): «Impegnati per azzerare le morti sul lavoro»

#ZeroMortiSulLavoro, Paolucci (Uil Rieti): «Impegnati per azzerare le morti sul lavoro»
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Mercoledì 26 Maggio 2021, 17:12

RIETI - «Anche il Vescovo Pompili partecipa alla campagna della Uil #ZeroMortiSulLavoro, un progetto che mira a coinvolgere non solo gli iscritti ma anche la società civile sulla necessità di un impegno collettivo che aumenti la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro”. Lo fa sapere la Uil di Rieti e della Sabina romana.

«Non si può morire di lavoro. Non si possono archiviare gli infortuni sui luoghi di lavoro come tragiche fatalità, perché ormai è chiaro a tutti che la tragica fatalità non esiste – si legge nella nota del sindacato di viale Matteucci - Dietro ogni morte c’è sempre una causa, un dispositivo di sicurezza trascurato, norme e regole spesso eluse. Rassegnarsi a questo stato di cose sarebbe un errore storico».

«In ogni angolo d’Italia – dice Alberto Paolucci, Segretario della Uil di Rieti e della Sabina romana – lavoratrici e lavoratori al mattino escono di casa e rischiano di non rientrarvi la sera. Basta poco per spezzare una vita, basta poco per cancellare affetti, emozioni, storie quotidiane. Nei primi tre mesi del 2021 il Lazio ha già contato diciannove morti bianche, da gennaio a marzo sono state 185 le vittime sul posto di lavoro da nord a sud del Paese».

«Cifre e numeri che scuotono le coscienze – prosegue il segretario – Con un semplice gesto, quello dell’ok disegnato dall’indice e dal pollice della mano, #ZeroMortiSulLavoro vuole contribuire a creare una nuova cultura della salute e della sicurezza per tutti, per chi è giovane e ha una vita davanti e per chi è meno giovane ma ha la responsabilità di una famiglia».

L’origine dell’Ok risale alle truppe statunitensi, quando dopo le battaglie di guerra i militari perlustravano il luogo, che era stato poco prima teatro dello scontro, e scrivevano su una bandiera Ok, vale a dire zero killed, zero militari uccisi.

La sigla ha cominciato così ad assumere il significato di conferma positiva.

«Questo gesto, già condiviso dal nostro Vescovo Pompili – conclude Paolucci – anche a Rieti sarà il simbolo attraverso il quale la Uil e il suo segretario generale Pierpaolo Bombardieri chiederanno alle istituzioni, alla politica, impegni precisi affinché il domani sia un mondo migliore, dove donne e uomini potranno lavorare in tutta sicurezza. E sono già molte le personalità del territorio che stanno aderendo alla nostra campagna #ZeroMortiSulLavoro». 

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