Rieti, un paese intero festeggia lo storico parroco don Enzo

Don Enzo Cherchi con l'allora vescovo Fumagalli (Archivio)
di Raffaella Di Claudio
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Martedì 22 Novembre 2022, 00:10

RIETI - Non è stato un semplice compleanno, ma l’occasione per trascorrere del tempo con un parroco che, arrivato a Montebuono nel 1976, nove anni dopo la sua ordinazione, vi è rimasto fino al 2015. Un legame quello di don Enzo Cherchi - 82 anni compiuti il 7 novembre - con la popolazione del centro sabino, fortissimo, che di anno in anno viene celebrato e rinsaldato. 
Domenica mattina, sulla terrazza del bar Ohana di Eleonora Della Martira, uno dei punti di ritrovo più frequentati del paese, nonostante l’avvio della gestione pochi mesi fa, il sindaco Claudio Antonelli e due cittadine Giuseppina Bernacchia e Marcella Desideri, hanno organizzato una grande festa per l’82esimo compleanno di don Enzo.

La giornata. Durante i festeggiamenti, il primo cittadino ha consegnato al prelato una pergamena contenente pensieri di gratitudine e profondo affetto da parte di amministrazione e cittadinanza. Parole di stima per quanto è riuscito a fare, durante il suo ministero, per la crescita del paese sia dal punto di vista sociale che spirituale. Grazie al suo impegno, a Montebuono sono ormai diventate iniziative storiche e attese il Presepe (a Natale) e la Via Crucis (a Pasqua) viventi, che coinvolgono gran parte della popolazione. 
Si deve a don Enzo, inoltre, la riorganizzazione e il potenziamento della banda musicale “Filarmonica Giuseppe Verdi”, che sotto la sua presidenza e grazie al contributo professionale del maestro Luca Pacifici, è cresciuta tantissimo dal punto di vista musicale. 
C’è sempre don Enzo dietro alla realizzazione del libro “Montebuono e il suo territorio: storia, architettura e restauri”, nel quale ha saputo coinvolgere storici e artisti in grado di accendere, con l’opera, un faro sui tesori che Montebuono custodisce gelosamente. Una data, infine, che resterà per la comunità del centro sabino cerchiata in rosso sul calendario ed è quella dell’avvio del cantiere, il 18 settembre 2007, della Rsa di Montebuono. 
«Molte persone non ci credevano più», racconta Antonio Migliorati, cittadino di Montebuono, che proprio in occasione della cerimonia di inaugurazione ringraziò, con un lettera a nome di tutta la popolazione, don Enzo, per l’impegno profuso alla riuscita del progetto. 
«Se ne parlava da tanti anni - spiega Migliorati - e molti pensavano che non si realizzasse mai, forse perché non avevano fatto i conti con la determinazione e il forte carattere di don Enzo.

Tutta la cerimonia, alla quale presero parte le autorità civili e religiose e l’allora vescovo della Diocesi di Sabina - Poggio Mirteto monsignor Lino Fumagalli, ruotò intorno alla figura del parroco, al quale riconoscemmo tutti la costanza e la fede che lo hanno stimolato e spronato fino al perseguimento di un obiettivo tanto importante per gli anziani e per la comunità di Montebuono».

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