Rieti, aggredì e minacciò
di morte la nonna: niente
domiciliari resta in carcere

Carcere di Vazia
di Renato Retini
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Sabato 11 Agosto 2018, 07:38 - Ultimo aggiornamento: 13:21
RIETI - Disposta la custodia cautelare in carcere per il giovane arrestato dai carabinieri in un paese dell’alta Sabina, accusato di aver aggredito e minacciato di morte la nonna per il rifiuto di consegnargli 600 euro, ennesima richiesta a cui l’anziana doveva sottostare per evitare reazioni violente. Il Gip, convalidato l’arresto eseguito in flagranza dai carabinieri, ha emesso l’ordinanza con cui ha disposto il trasferimento dell’indagato nel Nuovo Complesso di Vazia ritenendo inadeguati i domiciliari, precedentemente concessi dal pm, considerato che la vittima (assistita, come parte offesa, dall’avvocato Walter Petresca) e l’aggressore vivono nello stesso stabile, seppure in due alloggi diversi. I difensori presenteranno ricorso.

Dalla ricostruzione, è emerso il difficile passato dell’indagato, orfano sin da bambino di entrambi i genitori scomparsi a causa di una malattia, accudito e cresciuto dalla nonna. Ma negli ultimi tempi si erano susseguiti atteggiamenti di sopraffazione, anche fisica, verso l’anziana donna, spesso costretta ad assecondare le richieste di denaro di quel nipote che qualche piccolo problema con la giustizia l’aveva già avuto. Fino a domenica, quando si è rifiutata di dargli 600 euro. E’ stata nuovamente minacciata e ha deciso di rivolgersi ai carabinieri, che hanno fermato il trentenne dopo che, ripresentatosi dalla nonna, aveva intascato le banconote.
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