RIETI - Obbligo a regolarizzare la propria posizione contrattuale o maxi addebito a carico del titolare dell’abitazione, allacciato in maniera fraudolenta all’acquedotto comunale o alla rete della fognatura. È la lettera “minatoria” che, nei giorni scorsi, si sono visti recapitare alcuni cittadini di Magliano Sabina, rei, a detta di Acqua pubblica sabina spa, la società che gestisce in Sabina il servizio idrico, di essersi attaccati in maniera fraudolenta alla rete dell’acqua potabile e di non aver mai pagato una bolletta. La lettera intima alle famiglie di correre immediatamente ai ripari, riportando in calce le conseguenze di una condotta reiterata di questo tipo. Peccato che, le famiglie in indirizzo paghino, da sempre e regolarmente, la bolletta ad un altro gestore.
Le tappe. L’accaduto riguarda alcune famiglie le cui abitazioni ricadono sul confine tra Magliano Sabina e Calvi dell’Umbria e che, per un vecchio accordo tra Comuni, utilizzano la rete che serve il Comune umbro, non essendoci mai stato un prolungamento, fino a quella zona, della rete che arriva nelle case di tutti i maglianesi.