Rieti, Condur, una sicurezza
tra i pali della Maglianese

Stefan Condur, portiere ASD Maglianese
di Renato Leti
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Giovedì 21 Giugno 2018, 08:54
RIETI – L’esperienza maturata in squadre di categorie diverse, la passione innata per il calcio, le doti naturali e la prestanza fisica, la sicurezza che infonde nei compagni di squadra caratterizzano la grande personalità di questo portiere che nella ASD Maglianese ha disputato quest’anno un campionato ad altissimo livello contribuendo in modo determinante alla permanenza in Promozione della formazione sabina allenata da Massimo Lucà.
Stefan Condur, nato a Piatra Neamt (Romania) il 5 marzo 1985 e residente con la propria famiglia a Orte, ha indossato negli anni iniziali della sua carriera le maglie di diverse squadre romene e dopo il trasferimento in Italia quelle di note formazioni del Lazio e dell’Umbria.

L’INTERVISTA
Il calcio è entrato nella Sua vita molto presto?
Ho iniziato a dieci anni a fare il portiere nel settore giovanile del Ceahlaul Piatra Neamt, squadra di serie B del campionato romeno.
Quasi subito ha dovuto fare i conti con gli infortuni?
Purtroppo è avvenuto quello che mai avrei desiderato: mentre facevo la preparazione nella squadra Primavera e dovevo partire per il ritiro invernale ho riportato una lesione al ginocchio. Avevo diciassette anni e sono dovuto stare fermo per l’intera stagione.
C’è stata comunque una ripresa positiva?
Sì, quando sono tornato in campo la società ha ritenuto di mandarmi in prestito al Cetatea Targu Neamt, formazione romena di serie C dove ho avuto modo di recuperare nel modo migliore.
Poi è arrivata la svolta del trasferimento in Italia?
Avevo ormai ventiquattro anni ed ho deciso di raggiungere mia madre a Orte ed ho giocato in Promozione con la squadra di questa città per due stagioni.
Poi altre squadre del Centro-Italia?
Sono passato al Canepina (Promozione) per cinque mesi e successivamente con la GM 10 Guardea Montecchio (Promozione/Eccellenza). Purtroppo ho riportato la frattura del crociato che mi ha costretto ad un periodo di inattività e dopo il recupero ho giocato due stagioni col Giove e da due anni sono alla Maglianese.
Proprio nella Maglianese ha ottenuto belle soddisfazioni?
Quest’anno abbiamo disputato un bel campionato e se avessimo avuto il positivo atteggiamento di fine stagione anche in alcune gare precedenti sicuramente potevamo giocarcela anche noi per il primato nel girone, anche perché le grandi – diciamo così – le abbiamo battute.
Com’è l’ambiente di questa società?
La Maglianese è una bella famiglia composta da gente professionale e ambiziosa: mi riferisco anche allo staff ed alla dirigenza che hanno avuto un comportamento encomiabile: sono convinto che in futuro vorranno fare delle cose importanti!
Propositi e prospettive per la prossima stagione?
Spero che l’anno prossimo faremo tutti insieme ancora meglio di quello che abbiamo fatto nel corso del campionato scorso, anche se questa nostra prima stagione in Promozione è stata bellissima e ricca di soddisfazioni per tutti.

DICONO DI LUI
Massimo Lucà, tecnico della ASD Maglianese
Stefan è al terzo anno con noi (visto che è stato riconfermato) dopo che l’ho inseguito vanamente per due anni e lo conoscevo benissimo essendo stati avversari per diverse stagioni nel campionato umbro. Oltre ad essere un ottimo portiere (il suo impegno durante gli allenamenti è di esempio per tutti, un autentico professionista!), è una grandissima persona, benvoluto da tutto il gruppo di giocatori e da tutti i componenti della società. Ormai tra noi c’è molto di più che di un semplice rapporto mister-giocatore!
Giulio Di Antonio, preparatore dei portieri della ASD Maglianese
Un professionista tra i dilettanti… per dedizione ed impegno e con mezzi tecnici e fisici notevoli con margini di miglioramento.
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