Rieti, il Turrinsàccu rivive nel libro di Settimio Adriani: «Era importante recuperare un pezzo di memoria popolare»

Rieti, il Turrinsàccu rivive nel libro di Settimio Adriani: «Era importante recuperare un pezzo di memoria popolare»
di Lorenzo Quirini
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Lunedì 29 Giugno 2020, 10:41

RIETI - Il Turrinsàccu è una dei tanti tasselli che compongono la memoria popolare del nostro territorio ed è l’argomento centrale del nuovo libro del professor Settimio Adriani: «Salviamo il Turrinsàccu prima che sia troppo tardi». Una pratica antica, quella esaminata nel libro, una burla mossa ai danni dei forestieri più saccenti ed arroganti che visitavano il Cicolano.

«Si persuadevano i turisti dell’esistenza di un animale dalla pelliccia preziosissima e si organizzavano delle finte battute di caccia per catturarlo – spiega Adriani – I paesani mettevano un cane dentro un sacco, facendo credere  di aver catturato il prezioso animale, e si mettevano a discutere su chi dovesse portare in paese la preda, così da ottenere la fetta più grande della ricompensa. Alla fine la scelta ricadeva sul forestiero che, una volta mostrata la sua povera preda, subiva le burle di tutti nella piazza».

Una vera e propria umiliazione per il malcapitato, che fungeva da monito per i nuovi avventori e che talvolta era in realtà accettata di buon grado dalle vittime. Poteva capitare infatti che i turisti stessero al gioco o, viceversa, che lasciassero il paese per non tornare mai più. Così Adriani rispolvera una vecchia usanza, impensabile ai giorni nostri, ma forse meno lontana nel tempo di quanto si possa immaginare: precursore di tale studio fu, negli anni 80, lo storico reatino Luciano Sarego. Ma altri professori si sono interessati al Turrinsàccu, collaborando con Adriani nella realizzazione del libro, tra questi i docenti dell’Università “La Sapienza” Vincenzo Padiglione e Alessandra Broccolini, i cui interventi sono disponibili anche in formato audio scannerizzando il QR Code presente nel libro. 

Una tradizione che ha affascinato anche molti giovani reatini, tra cui diversi studenti del Liceo Artistico “A. Calcagnadoro” impegnati nella realizzazione di disegni del Turrinsàccu: «Prima non esistevano immagini del Turrinsàccu – afferma Adriani – Ora i ragazzi hanno fatto dei bellissimi disegni basati sulle testimonianze orali. Era importante recuperare un pezzo di memoria popolare come questo, e attraverso il nostro lavoro speriamo di averlo fatto». 

“Salviamo Il Turrinsàccu prima che sia troppo tardi” è disponibile presso la Pro Loco di Fiamignano (in via Rascino 10, Fiamignano) o all’indirizzo mail prolocofiamignano@libero.it . Si ringraziano i docenti di discipline plastiche e pittoriche Luigi Verzilli e Fulvia Di Simone; gli studenti del “Calcagnadoro” Sara Accettulli, Laila Martinelli, Mariangela Ottaviani, Igli Ranxha, Chiara Aguzzi e Silvia Verzilli per i disegni a corredo del libro; Alina Di Mattia per la revisione redazionale; Alessandro Vellucci per l’impaginazione e la veste grafica.

Si ringraziano anche Elisa Morelli, Ludovica Vecchiarelli, Riccardo Fornari, Antonella Ruscitti e Dario Santoni per aver contribuito alla stesura del libro.

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