La legalità spiegata ai giovani, Sos Impresa e Confartigianato Rieti incontrano gli studenti

Maurizio Aluffi
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Venerdì 14 Ottobre 2022, 15:20 - Ultimo aggiornamento: 15:21

RIETI - Essere cittadini responsabili ed educati alla legalità significa anzitutto rispettare e praticare le leggi, esigenza fondamentale per poter vivere in una società basata sulla costruzione di un bene comune e sullo stimolo alla crescita dell’essere umano coscienzioso e onesto. È indispensabile quindi formare e istruire fin da piccoli alla legalità come valore irrinunciabile che unisce responsabilità individuale e giustizia sociale, così da dare vita a una comunità in cui diritti e doveri siano condivisi da tutti.

Sono questi i principi cardine che hanno spinto Sos Impresa - Rete per la legalità, associazione antiracket antiusura nata a Palermo all’indomani dell’omicidio dell’imprenditore Libero Grassi, avvenuto nell’agosto del 1991, e Confartigianato Imprese Rieti, associazione datoriale, a organizzare una giornata di incontri con le scuole di Rieti, prevista per il 18 ottobre.

Queste due organizzazioni hanno da tempo sottoscritto un protocollo d’intesa che le vede unite sul territorio reatino nella gestione degli “sportelli per la legalità” nei centri di ascolto e in tutte quelle iniziative di tutela delle imprese.

In questi anni di attività Sos Impresa ha accompagnato centinaia di imprenditori nella denuncia di episodi di estorsioni e usura, assistendo gli stessi con principi di gratuità e solidarietà nelle aule dei tribunali, costituendosi, tra l’altro, parte civile nei processi.

Con Confartigianato Imprese Rieti sono state promosse iniziative di studio, di promozione e di educazione all’uso responsabile del denaro, prevalentemente nelle scuole medie inferiori e superiori.

Non dimentichiamo che Sos Impresa è riconosciuta dal Ministero dell’Interno, i suoi rappresentanti fanno parte del Comitato di solidarietà per le vittime di estorsione e usura, detiene relazioni con le forze dell’ordine ai massimi livelli e con l’Autorità giudiziaria nelle diverse procure. In occasione del trentennale dalla nascita dell’associazione sono state programmate una serie di manifestazioni che siano al tempo stesso una riflessione sullo stato e sulle sfide del movimento antiracket oggi in Italia e, al tempo stesso, dare un riconoscimento agli uomini e alle donne che in questi anni hanno contribuito allo sviluppo e alla diffusione di Sos Impresa, nonché alle personalità del mondo delle Istituzioni che con il loro operato e la loro vicinanza hanno contribuito alla crescita di tutto il movimento antiracket.

Rieti fa parte di un tour che è stato chiamato “Strada facendo.

Il cammino della legalità” che si avvale del patrocinio della Regione Lazio: dal 17 al 21 ottobre toccherà tutte le province del Lazio con una serie di incontri nelle università, nelle scuole, nelle associazioni professionali. Collegato al tour è previsto il conferimento del premio “Giovani reporter per la legalità” rivolto agli studenti delle scuole medie superiori.

Nella tappa reatina sono previste due iniziative. Il 18 ottobre alle ore 9.30 presso l’Istituto Rosatelli, si parte con un incontro con gli studenti sul tema “Le mafie tra media e realtà”. Alle ore 11 presso l’Istituzione Formativa della Provincia di Rieti è invece prevista una conversazione dal tema “La crisi economica, il lavoro, la dignità”. Parteciperanno Mariano Calisse, Presidente della Provincia di Rieti, Matteo Pezzino, imprenditore e Presidente di Anaepa-Confartigianato Edilizia Sicilia, Maurizio Aluffi, Direttore di Confartigianato Imprese Rieti. Modera l’incontro Lino Busà, Presidente di Sos Impresa Lazio.

«Siamo pronti a tradurre i buoni propositi in azioni concrete e a creare un mondo migliore per tutti – afferma Maurizio Aluffi – vogliamo introdurre i giovani al mondo dell’educazione alla legalità, trattare argomenti come la mafia, la giustizia e i diritti. Raccontare storie vere di personaggi che sono diventati punti di riferimento per la lotta contro le ingiustizie e la criminalità».

«Raccontiamo di regole e leggi, per far capire che per tenere lontano le ingiustizie e le prepotenze, dobbiamo scegliere da che parte stare. La libertà si costruisce dai piccoli gesti – conclude Busà – dall’aiuto che possiamo dare agli altri, dalla scelta di credere nel futuro».

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