RIETI - Gli appuntamenti della domenica in tutto il Reatino.
Una delle feste più importanti e sentite a Leonessa e nel Reatino, quella della sagra della patata. Dopo lo stop forzato nel 2020, a causa dell’emergenza sanitaria, la sagra torna per la sua edizione numero trentuno, con le tradizioni di sempre e anche l’adeguamento alle norme antiassembramento vigenti. Oggi, una full immersion dedicata alla patata leonessana e che, quest’anno, per la prima volta, si svolge in tre giorni: oggi l’evento si svolge dalle ore 8 alle ore 22, con la possibilità di degustare, all’ora di pranzo, patate fritte e, naturalmente, gnocchi, conditi con tartufo o sugo di carne. A pasta gialla o a pasta rossa, la patata di Leonessa è conosciuta in tutta Italia come uno degli alimenti tra i più pregiati. «Fritta, lessa, rescallata. Un piatto co’ li fiocchi: lu tartufu co’ li gnocchi!», recita il motto della festa, dal momento che la patata è un alimento versatile, che si presta a diverse preparazioni. La più particolare tra quelle proposte è la cosiddetta patata rescallata, un piatto tipico della zona, che si basa su un’antica ricetta. La festa proseguirà fino alla domenica sera con la consueta premiazione della patata più grande e si concluderà con il classico spettacolo pirotecnico. Durante la sagra si svolgerà anche la mostra mercato di prodotti tipici e di artigianato con centocinquanta espositori provenienti da tutta Italia. Le normative antiCovid e anti-assembramento impongono, per questa edizione, la prenotazione obbligatoria, sia per visitare gli stand che per la degustazione: la prenotazione può essere effettuata on-line sul sito internet Ticketsms.it. I residenti e i domiciliati a Leonessa possono invece accedere liberamente, tramite un apposito braccialetto da ritirare presso la sede della Pro loco di Leonessa. Fondamentali, naturalmente, Green pass e mascherina. Per questa edizione, che segue la numero trenta dell’ottobre del 2019, a differenza del passato, non è previsto un programma ricreativo di accompagnamento, per ovvi motivi organizzativi e di sicurezza. Ma il ritorno all’organizzazione con il grande impegno della Pro loco di Leonessa, del Comune, dei volontari è già una buona notizia e si aspetta il solito afflusso di persone dal Reatino, da tutto il Lazio non solo.
Torna la rassegna “Sabina in Prima Fila - Il Cinema dove non c’è”, giunto alla sua terza edizione, per riempire di film l’autunno in Sabina. Fino al 26 dicembre, più di 50 film saranno proiettati nei teatri e nelle sale attrezzate di 10 comuni sabini: Casaprota, Casperia, Forano, Magliano Sabina, Mompeo, Poggio Mirteto, Poggio Moiano, Poggio Nativo, Salisano e Scandriglia, dopo le arene estive allestite a Castelnuovo di Farfa, Montopoli di Sabina, Montasola, Rocca Sinibalda e Toffia. Il progetto, realizzato dal Centro di ricerca e sperimentazione metaculturale, con la direzione artistica di Paolo Di Reda, ha ricevuto il contributo della Regione Lazio e la collaborazione di associazioni della Rete cultura in Sabina. L’ingresso è con prenotazione sul sito www.centrometaculturale.com e su www.sabinainprimafila.it, dove si può consultare il programma dettagliato e prenotare direttamente il proprio posto. Il costo del biglietto è di 3 euro. Si inizia a Casperia, fino al 24 ottobre, con film premiati con l’Oscar il venerdì alle 21 e film per famiglie la domenica alle 17: domenica alle 17 “Mister Link”, film di animazione. Il programma della tappa di Casperia prevede poi il prossimo weekend un altro film premiato con l’Oscar, con il riconoscimento per la migliore interpretazione femminile non protagonista: è il coreano “Minari” di Lee Isaac Chung, che sarà proiettato venerdì 15 alle 21; per la famiglia è invece “Balto e Togo”, versione live-action del cartone animato degli anni ‘90, sul grande schermo domenica 17 alle 17; venerdì 22 alle 21 è il turno di un altro premio Oscar, stavolta per il miglior attore protagonista, ovvero Sir Anthony Hopkins nel film “Father - Nulla è come sembra”, dove recita al fianco di un altro premio Oscar, l’attrice Olivia Colman; chiude la rassegna di Casperia domenica 24 alle 17 il ritorno di un classico per famiglie, “Lassie torna a casa”, nella versione moderna del regista Hanno Olderdissen. Le proiezioni si terranno al teatro Ignazio Gennari.
A Poggio Moiano oggi tra concerto e poesia, nel progetto “Donne e Politica”. Al teatro Vicolo primo alle 17.30 il dibattito “Di che genere è la politica” e, alle 19.30, la musica del duo Fra alto e basso, con Paola Emanuele alla viola, Carla Tutino al contrabbasso e con l’attrice Elisabetta de Palo. In scena tre donne che si raccontano, emozioni, suggestioni, versi e musica si alternano e si completano con naturalezza, dando vita a una nuova partitura.
Torna nella propria casa a Montopoli di Sabina, la rassegna “Niente fischi!...Si recita!”, che durerà per otto mesi.
La Biblioteca Paroniana di Rieti, per una settimana, si veste di poesia, con l’esposizione di 60 poesie di autori di tutta Italia. Fa tappa a Rieti “Il Giro d’Italia delle Poesie in cornice”, concorso letterario dell’Associazione Il Club degli Autori”. A decretare i vincitori saranno gli appassionati di poesia. La mostra è visitabile dall’11 al 15 ottobre: lunedì (h.13-19), martedì (8-14 e 15-18), mercoledì (8-14), giovedì (8-14 e 15-18), venerdì (8-14).
Attesa per lo spettacolo di punta del Reate Festival di quest’anno. “La medium” di Giancarlo Menotti arriva oggi alle 18 al teatro Flavio Vespasiano di Rieti, dopo il debutto romano e prima dell’arrivo a Trapani e Savona. «Un’opera che funziona ancora benissimo», sottolineano le recensioni della Capitale, con ottimi consensi per la regia di Cesare Scarton, i costumi di Anna Biagiotti, le scene di Michele Della Cioppa e le luci di Andrea Tocchio. Commenti positivi anche per la protagonista, Manuela Custer, mezzosoprano dalla carriera internazionale, accompagnata da un cast di giovani cantanti e da giovani strumentisti dell’Ensemble Novecento dell’Accademia di Santa Cecilia, diretto da Giovanni Di Stefano. L’opera è caratterizzata da una drammaturgia di taglio cinematografico e nasce da un’esperienza realmente vissuta nel 1936 da Menotti e dal suo amico Samuel Barber che, invitati a cena da una nobildonna inglese, parteciparono a una seduta spiritica organizzata per evocare lo spirito di una figlia morta adolescente. Un episodio che divenne ispirazione per un soggetto che sottolinea le contrapposizioni a volte labili tra realtà e finzione e realtà, delineando la protagonista come una sorta di moderna eroina tragica, a metà tra pazzia e consapevolezza. «Interpreto una donna con un passato burrascoso e con grande fatica esistenziale addosso - dice Manuela Custer - che si trova a guadagnarsi la vita organizzando sedute spiritiche, perché evidentemente le persone hanno bisogno di dare un senso alla morte e stabilire un legame con coloro che non ci sono più. La sua psicosi, dettata dalla paura e dall’attrazione misteriosa per i poteri occulti, diventerà presto un crogiolo di follia».