Rieti, gli appuntamenti del weekend in città e in tutto il Reatino

Isabel Russinova
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Sabato 28 Gennaio 2023, 00:10

RIETI - Gli appuntamenti del fine settimana in tutto il Reatino.

«Che bello tornare a Rieti, una città che amo molto. La prima volta ci venni forse vent’anni fa, l’ultima forse con “La bisbetica domata”, con Vanessa Gravina». L’attore Edoardo Siravo risponde al telefono tra una prova e l’altra de “Il re muore”, secondo spettacolo della stagione di prosa del teatro Flavio Vespasiano di Rieti, di cui sarà protagonista. Arriva una delle opere più significative del teatro contemporaneo. Questa sera alle 21, si riflette con il testo di Eugène Ionesco, per la regia di Maurizio Scaparro con in scena Gabriella Casali, Carlo Di Maio, Claudia Portale e Michele Ferlito. Ad impreziosire il tutto, la presenza della protagonista femminile Isabel Russinova “regina” di ruolo e di fatto nel panorama teatrale italiano, e le altisonanti musiche del Premio Oscar Nicola Piovani. Il regno di Bérenger è alla deriva e il re è ormai soltanto un uomo in decadimento. Le due regine, l’istitutrice Marguerite e l’amorevole Marie, dopo aver saputo dal medico che il re morirà, discutono su come informarlo. Bérenger apprende la notizia, ma non vuole accettare che la sua ora è vicina e tenta in tutti i modi di convincere gli altri: solo quando scopre che i suoi poteri non lo assistono più, acconsente che venga celebrato il rito di preparazione al suo trapasso. «Ritengo che sia necessario mettere in scena un testo di questo peso per cercare di portare più consapevolezza nell’animo delle persone, in un momento storico come questo. Pandemia e guerra stanno lasciando un segno molto forte nella nostra coscienza ed è per questo che alcune persone di cultura hanno il compito di far riflettere e rinascere il pubblico, attraverso una storia che sembra essere stata scritta ieri», dichiara il regista Scaparro. Il protagonista Siravo si prepara a impersonare il “suo” re: «Sono pagine straordinarie, una vera lezione sulla morte che riguarda la vita. Lo spettacolo ci sprona a riflettere, a pensare a come dobbiamo porci di fronte a questi grandi passaggi, e lo si fa anche in maniera spiritosa, divertente. Quando si è giovani spesso non ci si sofferma, ma occorre pensare a come dobbiamo comportarci nella vita per sopportare certe cose: Ionesco, come anche Beckett, ci pongono di fronte a queste grandi domande». Con Edoardo Siravo si discute di improvvisazione, «il pubblico è ogni sera diverso ed è normale che anche il personaggio lo sia», ma per gli attori di vecchia scuola e lungo corso, alla base c’è sempre il grande zoccolo della tecnica. «Ai giovani vorrei dire di venire a teatro, perché è una parte fondamentale della vita. Ci dedichiamo tanto alla cura del corpo, occorre dedicarsi anche alla cura dello spirito, altrimenti nella vita non si fa bene nulla». Come usciremo dal Flavio Vespasiano dopo lo spettacolo? «Turbati - risponde Siravo - ma sarà un turbamento positivo, necessario in tempi in cui tutto viene banalizzato, azzerato. Occorre avere il coraggio di toccare certi temi, e vedrete che - come accaduto in altre città - anche il pubblico reatino finirà per ringraziarci».

Si rinnova la tradizione, a Casaprota, con il fine settimana dedicato alla sagra della bruschetta, giunta alla sua sessantesima edizione. Spettacoli folcloristici, mostre, musica dal vivo, visite guidate e degustazioni di ogni genere nella due giorni, oggi e domenica, con l’olio extravergine d’oliva della Sabina protagonista assoluto insieme alle bruschette calde e croccanti. Da sessant’anni la sagra della bruschetta, a Casaprota, rappresenta un evento dedicato al prodotto di punta del territorio: un olio extravergine di oliva di qualità, noto già ai tempi degli antichi romani, che da queste parti si produce da tempo immemorabile. La festa propone l’oro verde della Sabina e del Lazio sul pane artigianale abbrustolito per sottolinearne al meglio il gusto, ma non solo: oggi, all’ora del pranzo, l’olio accompagna il sapore di spiedini e spaghetti all’amatriciana e, la sera, le “sagne” della Pro loco di Scandriglia. A chiudere la giornata gastronomica, saranno le seadas, preparate dalla Pro loco di Nuoro.

Dopodiché, tutti in pista con il “Casaprock”: la prima edizione di “Casaprota music festival”, accompagnato dal vin brulé. Domenica sarà la volta della zuppa di farro e tartufo, delle fregnacce alla sabinese e delle salsicce. A completare il menù, la pizzola della Pro loco di Morro Reatino. Il programma è completato da mostre, passeggiate panoramiche a piedi e in sella alle e-bike (disponibili per l’affitto), musica dal vivo, incontri a tema, attività ludiche, laboratori per i bambini e visite guidate al frantoio della Cooperativa olivicola, alla “Mola Alfio Marri” del ‘700 e alla mostra dedicata al presepe artistico di Angela Miani. Tornando a oggi, invece, tra gli eventi collaterali, ci sarà la presentazione del libro la “Strategia dell’ombra” di Paolo Di Reda (ore 16.30 al teatro Tozzi). Tra i momenti musicali della sagra, da sottolineare i concerti brevi in arpa di Alessia Marcato, l’esibizione della Banda musicale di Poggio San Lorenzo, il Gruppo folk Saludos di Nuoro e il Gruppo folk Lemarie di Poli. Domenica, mattina e pomeriggio, l’Orchestra Luca Sebastiani. Non da ultimo le mostre mercato. Casaprota, antico borgo appartenuto all’Abbazia di Farfa, dal lontano 1962 festeggia ogni anno il suo prodotto più famoso, l’olio extravergine d’oliva.

Una giornata tra le rose, al roseto Vacunae Rosae, a Palombara di Roccantica, in Sabina. Oggi il corso con inizio alle 10 (anche in caso di pioggia), con parti teorica e pratica. Dopo la registrazione e la divisione in gruppi, la potatura. Si parte con la breve introduzione alla giornata e alle attività dell’associazione. A metà giornata, il pranzo. Si consiglia abbigliamento caldo e comodo, guanti per rose, cesoie. Per info e prenotazioni: info@vacunaerosae.it.

Cavalli Infiocchettati a Rieti, si riparte col botto. Dopo due anni di stop forzato a causa del Covid, domenica torna la rievocazione storica più antica e più sentita della città, con una quarantunesima edizione tutta da vivere. «Sarà un vero e proprio evento», dice con soddisfazione Valentino Iacobuccci, presidente dell’Associazione Porta d’Arce, che organizza la manifestazione e che ha contribuito a ricostruire tutti i riti che componevano l’antica festa dedicata a Sant’Antonio Abate. L’ultima sfilata dei cavalli per le vie della città risale al 2020, pochi giorni prima del lockdown e, per sottolineare l’importanza di questo ritorno, Iacobucci ha fatto davvero le cose in grande. «Per questa edizione - spiega il presidente - avremo la presenza della Fanfara dei Carabinieri a cavallo. Si tratta di un vanto italiano in tutto il mondo e per noi è un onore averla qui. Torniamo con la manifestazione dopo due anni di stop e abbiamo già raccolto tanto entusiasmo». La Fanfara aprirà il corteo unendosi alla sfilata a Porta d’Arce e resterà in testa per tutto il tragitto, chiudendo poi la manifestazione con un’esibizione speciale in piazza Chiesa del Suffragio, dove suonerà l’inno di Mameli. Riprendendo le vecchie tradizioni, anche l’edizione del 2022 ha visto numerosi eventi collaterali nei giorni scorsi, che hanno portato a un lungo fine settimana tutto da vivere. Fino a domenica alle 20, nella sala delle colonne del chiostro di Sant’Agostino, andrà in scena la mostra “Women in art”, con l’esposizione delle creazioni di 12 artiste. Oggi dalle 11 alle 17, al circolo ippico Cascina Boalecchia, ci sarà la cerimonia del “battesimo della sella”, che consentirà ai bambini di salire a cavallo. Domenica, giornata clou, con esibizioni e stand in piazza Chiesa del Suffragio sin dal mattino. Alle 12 partirà dalla stessa piazza un corteo in costume, per la rievocazione del rito della benedizione dei cavalli infiocchettati. Dalle 14 inizio della sfilata sul percorso tradizionale: partenza dal Foro Boario, arrivo a Porta d’Arce dalla Salaria, poi si percorre via Garibaldi per arrivare in piazza, si scende in via Cintia, piazza Marconi, viale Matteucci, viale Sacchetti Sassetti, di nuovo via Salaria, porta Romana, ponte Romano, si torna in piazza passando per via della Verdura e piazza Bachelet, poi di nuovo via Garibaldi per concludere in piazza Chiesa del Suffragio.

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