Rieti, gli appuntamenti della domenica in città e in tutto il Reatino

Trekking a Cottanello
5 Minuti di Lettura
Domenica 26 Marzo 2023, 00:10

RIETI - Gli appuntamenti della domenica in tutto il Reatino.

Torna l’iniziativa dedicata al patrimonio culturale e paesaggistico d’Italia, con le Giornate Fai di primavera (31esima edizione). Nel Reatino, quattro i siti individuati, uno a Rieti e tre in Sabina, a Cottanello. Il Gruppo Fai di Rieti, oggi, apre le porte della chiesa di San Domenico, in piazza Beata Colomba a Rieti, dove l’ordine dei Domenicani, nel 1260, iniziò i lavori per la costruzione del monastero e del luogo di culto. La chiesa fu intitolata a San Domenico di Guzman, canonizzato a Rieti nel 1234. La chiesa, oltre all’ottima acustica, presenta pareti affrescate nel XIV secolo. Fu interdetta al culto in epoca napoleonica e riaperta in occasione del giubileo del 2000. Nella chiesa, la presenza del monumentale organo Dom Bedos Roubo, con le sue 3.162 canne. L’antico convento domenicano è inglobato nella caserma Verdirosi e da qui si accede al chiostro della Beata Colomba, da cui sono visibili gli affreschi di Vincenzo Manenti, Giovanni Altobelli e Giulio Bianchi, raffiguranti episodi della vita della Beata. Dal chiostro si accede, poi, all’oratorio di San Pietro Martire. Nel 1552, i fratelli Torresani realizzarono un affresco che rappresenta il Giudizio Universale. Adiacente all’oratorio, ha sede il museo militare della scuola interforze per la Difesa Nbc. Oggi, concluderà la Giornata Fai il concerto del Coro La Fenice dell’Istituto Elena Principessa di Napoli.

Il Gruppo Fai Sabina ha scelto Cottanello con tre distinte aperture: la prima è la visita alla Villa Romana di Collesecco, la seconda il giro del borgo e la visita all’Eremo di San Cataldo, la terza è una passeggiata ai Prati di Cottanello, tra archeologia, storia, arte e paesaggio. La villa degli AureliiCottae, di età imperiale romana, presenta mosaici pavimentali, a piccole tessere colorate. A breve la villa verrà chiusa per il rifacimento delle tettoie di copertura. La seconda proposta riguarda il borgo medievale di Cottanello, quindi si passerà alla visita dell’eremo di San Cataldo. Le sue origini, probabilmente, risalgono al X secolo, ad opera di monaci benedettini. Dedicato al vescovo di Taranto, molto venerato in Sabina, ha al suo interno affreschi tra cui il più antico viene fatto risalire all’XI-XII secolo. C'è infine il trekking lungo l’anello dei Prati. È possibile, e consigliato, prenotare giorno e ora delle visite sul sito nazionale del Fai, nella pagina dedicata alle Giornate di primavera.

Claudio Casadio è il protagonista di “L’Oreste quando i morti uccidono i vivi”, in scena oggi alle 18.30, al teatro Manlio di Magliano Sabina. Lo spettacolo di Francesco Niccolini, illustrazioni di Andrea Bruno, regia di Giuseppe Marini, è una riflessione sull’abbandono e sull’amore negato. Su come la vita spesso non faccia sconti e sia impietosa. Il personaggio affronta, con grande sensibilità, il tema della malattia mentale. Info: 3925415913.

“La Tovaglia di Trilussa” di Ariele Vincenti e Manfredi Rutelli, a Montopoli di Sabina, oggi alle 18, al teatro San Michele, per la stagione organizzata dalla “Niente fischi...si recita”, di Aldo Lops e Silvia Lastilla. Le musiche dal vivo dello spettacolo teatrale sono di Pino Cangialosi e la supervisione alla regia è di Nicola Pistoia. Lo spettacolo è interpretato da Ariele Vincenti, che racconta di come suo nonno Remo, custode dello zoo di Roma, sia diventato amico del poeta durante le lunghe passeggiate tra le gabbie degli animali.

Una sera Trilussa, ormai settantenne, lo invita per la prima volta a cena in osteria. Si entra nella Roma “di una volta”, tra comicità spontanea, valori popolari e schiettezza nei rapporti, fondamento della vita quotidiana. La cena segue un percorso di narrazione a doppio binario, in cui la poetica pungente di Trilussa viaggia di pari passo con la sua vita avventurosa: dagli inizi nei caffè concerto alle lunghe tournée in giro per l’Italia, in Europa e in Sud America. «È uno spettacolo popolare, emozionante e divertente in cui - spiega Vincenti - attraverso parole e aneddoti pubblici e privati del “Poeta di Roma”, racconto una romanità in via di estinzione. All’apice del suo successo, tutte le donne di Roma lo corteggiavano e file di curiosi gravitavano giorno e notte sotto la sua casa. In vecchiaia, purtroppo, ebbe problemi economici, ma non rinunciò alle amate cene in osteria. La cosa che mi ha colpito è che quando arrivava il conto, Trilussa scriveva due versi sulla tovaglia di carta mezza unta, la strappava, la dava all’oste e la cena era pagata. Durante le ricerche mi sono reso conto della grande attualità dei suoi scritti che toccano, con metafore sarcastiche, quegli aspetti sociali della politica e del potere, che nella storia sempre si ripetono, uguali a se stessi». Info e prenotazioni al 389/6793095 o 3395318478. Dopo teatro, per chi vuole, appuntamento al Lucy restaurant di Poggio Mirteto, per cenare con gli artisti.

Una festa assente da sette anni, da prima del terremoto. Tanti ne sono passati dall’ultimo “Palio di Amatrice dei somari-sindaci”. Ora si torna al somarodromo di Amatrice per il palio al quale, oggi, parteciperanno i “primi cittadini” del cratere sismico e non solo. Fantini e quadrupedi con tanto di cartello che indica il “sindaco di turno”, per un giorno “diventato asino”, gareggeranno in una corsa semiseria. L’appuntamento, organizzato dalla Pro loco di Amatrice, ha come obiettivo «di rafforzare - secondo gli organizzatori - lo spirito di unione, ma anche di sano campanilismo che caratterizzano da sempre le comunità del cratere». Il programma prevede un corteo storico con 300 figuranti, la sfilata della dama dei Comuni della zona, la cena medioevale e il palio. L’Amministrazione di Amatrice sottolinea che «sarà divertente assistere alle performances degli asini, simbolo della fatica e del lavoro agricolo». “Parteciperanno” alla competizione, oltre al sindaco di Amatrice Giorgio Cortellesi, i primi cittadini di altre realtà del Lazio e di altre regioni, come Ascoli Piceno, Teramo, L’Aquila, Rieti, Accumoli, Posta, Antrodoco, Capitignano, Venarotta, Borbona, Cittareale, Castel Sant’Angelo, Cittaducale, Arquata del Tronto, Acquasanta Terme, Campotosto, Assisi, Cascia, Leonessa, Pizzoli, Castel di Tora, Tornimparte, Norcia. «Il corteo sarà aperto - spiega il sindaco di Amatrice, Giorgio Cortellesi - e avrà come ospite d’onore, la Quintana di Ascoli Piceno».

Sagra del frittello, oggi, a Poggio San Lorenzo, accompagnata dalla musica di oltre 20 elementi, in costume medievale, della Compagnia dei Tamburi di Antrodoco. Dal mattino gli impasti e poi le fritture tutto il giorno. Possibilità di passeggiate nel borgo, con visita guidata.

© RIPRODUZIONE RISERVATA