Rieti, ladri maldestri rubano la fede nuziale di donna defunta e l’urna con le ceneri

Furti
di Samuele Annibaldi
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Lunedì 7 Dicembre 2020, 00:10

RIETI - Entrano in casa per rubare e portano via, oltre la fede nuziale di una donna defunta, anche l’urna contenente le sue ceneri. E’ successo venerdì sera, poco prima delle 20, a Fara in Sabina, nelle campagne della frazione di Talocci, in zona Polledrara. E subito è partito un vero tam-tam sui social per cercare di recuperare almeno l’urna cineraria. Amarezza, sconforto e il rinnovarsi di un dolore mai sopito per i familiari, da quando tre anni fa è scomparsa la signora le cui ceneri erano custodite in una urna nella casa del marito. Dal racconto dei figli, venerdì sera, con l’anziano vedovo che vive in una casa nelle campagne di Talocci, uno o più ladri sono entrati nell’abitazione rovistando mobili e cassetti. 
«Hanno rubato la fede nuziale di mia madre defunta – spiega la figlia - stava davanti l’urna in legno con le sue ceneri. Voglio sperare che una volta che i ladri si siano accorti che si trattava di una tomba, quindi non di un cofanetto contenente gioielli, l’abbiano abbandonata dopo essersi assicurati la fuga». L’appello dei figli oltre che un auspicio arriva sotto forma di richiesta rivolta «a tutti coloro che hanno campagna o sono cacciatori, di guardare in giro semmai si ritrovasse il cofanetto in legno. Si riconosce che è un’urna funeraria perché ha la targa con nome e date». E’ facile ipotizzare che i malviventi, una volta entrati in casa (dove peraltro c’era il proprietario che una volta accortosi che c’era qualcuno ha di fatto messo in fuga i ladri) per fare razzie di soldi o preziosi, abbiano preso al volo quello che hanno trovato e al buio, abbiano scambiato quel cofanetto in legno per uno scrigno porta gioielli. La speranza, ora, è che una volta visto di cosa si trattasse realmente, cioè una urna cineraria con targhetta riportante nome e date della signora scomparsa le cui ceneri sono custodite all’interno in ulteriore contenitore metallico, l’abbiamo poi abbandonata in un luogo dove può essere rinvenuta e restituita all’affetto dei familiari. «Chiunque veda o trovi qualcosa – dicono i familiari - lo segnali e contatti le forze dell’ordine. E’ un affetto per noi tutti ed è giusto che torni ad essere ricollocato lì dove era fino a venerdì prima di essere trafugato».

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