Kienergia a pezzi, Cattani: «A Orzinuovi il peggior spot per il basket». Rossi: «Non molliamo»

Steve Taylor in azione a Orzinuovi (foto Giovanni Zanotti)
di Emanuele Laurenzi
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Mercoledì 5 Maggio 2021, 23:23

RIETI - «La peggior pubblicità per questo sport». Non c'è voglia di parlare, non c'è voglia di commentare, non c'è forse neanche più la forza di pensare alla pallacanestro. Del resto dopo la seconda partita terminata in 4, in casa Kienergia lo sconforto comincia a prendere il sopravvento e il presidente Giuseppe Cattani riassume tutto con questa frase. Della sconfitta contro Orzinuovi non vuole neanche parlare. 

Il Covid e gli infortuni non lasciano scampo, come ha confermato anche il coach Alessandro Rossi, che ha perso pure Matteo Piccoli durante la gara. «Ha avuto un affaticamento muscolare, appena ha sentito tirare ho preferito farlo sedere. Una situazione cominciata già a Casale» ha spiegato il tecnico reatino, che poi ha aggiunto: «Non avere avuto infortuni è una cosa positiva, quindi aver preservato integrità fisica è stato un bene. Abbiamo fatto 2 quarti di discreto allenamento, poi le energie ci hanno abbandonato progressivamente e siamo andati giù, restando anche in 4 dopo il quinto fallo di Nonkovic».

Difficile guardare al futuro prossimo con ottimismo: il tecnico aveva sperato in un recupero di qualche elemento per domenica nella gara di ritorno contro Orzinuovi. «Domenica al 99% saremo ancora questi - spiega il coach - e, a questo punto, dobbiamo lavorare in funzione del 23 maggio. Dovremo allenarci, ovviamente più da un punto di vista fisico che tecnico viste le condizioni in cui siamo, pensando solo a giocarci al meglio una serie play out da 3 su 5. Questa squadra non abbandona mai, andrà ancora in campo con la testa sulle spalle e a priori non ci togliamo certo la possibilità di fare miracoli, ma ci rendiamo conto che le possibilità che abbiamo sono minime. Ora restiamo razionali, pensiamo a continuare ad onorare il campo e a rispettare tutti, a partire dal movimento cestistico e dallo sport in generale».

Parole che suonano come il grido di battaglia di chi non ne vuole sapere di mollare e di abbandonare una serie A2 conquistata e mantenuta col sudore e la fatica. Domenica non si potrà contare né su Sabatino, né su Sangiunetti, ancora positivo, così come non si potranno aggregare altri giocatori delle giovanili, molti in isolamento e molti ancora positivi. 

Il presidente fra critiche e mercato

Molto duro con i vertici del movimento è stato il presidente Cattani che, dopo aver parlato di spot bruttissimo per il basket, ha aggiunto: «C’è solo da essere amareggiati per quanto sta succedendo.

Credo che la partita di stasera, anche se chiamarla così è un eufemismo, sia la pubblicità più negativa e disamorante che si potesse solo immaginare per chi adora questo fantastico sport. Vedere uno spettacolo del genere è veramente avvilente e spero che lo abbiano visto in pochi per il bene del movimento. Come società facciamo quello che prevede il regolamento e non posso che continuare a ringraziare i miei ragazzi per l’impegno e la professionalità con cui stanno affrontando questo particolarissimo e difficile momento. Stanno rischiando anche di compromettere le loro carriere per colpe e responsabilità di altri. Noi non molleremo fino alla fine è finché avremo giocatori, speriamo, da mettere in campo».

A tal proposito Cattani ha confermato di essere sul mercato per non lasciare nulla di intentato. Se la sua Npc Rieti dovesse ritrovarsi proiettata nei playout, eventualità ormai dietro l'angolo, ci sarebbe la possibilità di ingaggiare un giocatore che non è stato tesserato in serie A2 (quindi che abbia giocato in A, in B o all'estero) tra il 16 e il 21 maggio, giusto in tempo per scendere in campo il 23 in gara 1 di una serie play out al meglio delle 5.

Il tecnico Alessandro Rossi non ha voluto parlare di marcato, rimanendo concentrato sul suo gruppo: trovare un rinforzo non sarà comunque facile, visto che non si potrà puntare su un americano perché andrebbe fuori uno tra Pepper e Taylor e non si allungherebbero le rotazioni. Per il resto non è certo facile trovare un italiano che sia in grado di incidere e che abbia voglia di misurarsi con le incognite di un playout di A2. 

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