Kienergia ko in ansia per Stefanelli. Cattani: «Così non ha senso, c'è chi ha responsabilità chiare». Rossi: «Bravi a restare in gara»

Dalton Pepper in azione a Casale (foto Pino Avonto)
di Emanuele Laurenzi
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Lunedì 3 Maggio 2021, 21:42

RIETI - Orgogliosi, delusi e arrabbiati. E' la sintesi dello stato d'animo del presidente Giuseppe Cattani e del coach Alessandro Rossi. L'orgoglio è tutto per la squadra e per i ragazzi, la rabbia è la delusione va verso i vertici della pallacanestro che hanno causato una situazione che ha portato Rieti a giocare l'ultimo tratto di partita in 4 e con capitan Francesco Stefanelli che potrebbe aver finito la stagione: per lui si teme una rottura del menisco del ginocchio destro e domani sarà sottoposto ad accertamenti.

«Mi stanno facendo passare l'amore per questo sport» sbotta Cattani che poi aggiunge: «Sono contentissimo e orgoglio per quello che ha fatto la squadra, ma sono deluso da tutto il resto. Noi stiamo facendo il massimo, ma questi infortuni non sono solo figli della sfortuna. Queste situazioni hanno un nome e un cognome, hanno dei responsabili: se non ci si allena per 2 mesi e si viene costretti ad andare in campo ecco quello che succede. Ad una squadra come questa, stasera, posso solo fare i complimenti. Ma nessuno mi parli di campionato regolare. Spero che Stefanelli non abbia nulla di grave, altrimenti qualcuno dovrà interrogarsi. Noi non molleremo e continueremo fino alla fine. Ci dovranno schiacciare per farci smettere, ma è davvero dura andare avanti così. Questa è una squadra che deve rimanere in serie A e se dovesse retrocedere non lo farà certo per demeriti sportivi, ma per altre cose che non c’entrano niente con lo sport.

Abbiamo dovuto finire la gara in 4 con un infortunato che ha dovuto giocare per forza: che segnale si dà allo sport? Qual è la regolarità? Dove sta lo spirito sportivo? La squadra ha condotto per 37 minuti e ora ci troviamo solo a fare l’ennesima conta dei danni: ogni partita ne perdiamo uno».

Nel dopogara il coach Alessandro Rossi ha cercato di contenere la sua frustrazione, ma nelle sue parole era chiaro il senso di impotenza. «Facciamo solo i complimenti ai giocatori - ha detto il tecnico - e poi speriamo che non sia nulla di grave per Stefanelli. Abbiamo lottato benissimo, ma abbiamo perso contro qualcosa di più forte e impossibile da fronteggiare per noi ed è frustrante. E’ così, usciamo fra i complimenti di tutti, ma non raccogliamo nulla». L'allenatore della Kienergia è passato poi agli aspetti più tecnici, spiegando: «Il momento chiave della partita  c'è stato quando Redivo si è acceso dopo il terzo quarto e, forse, al suo secondo canestro avremmo dovuto aumentare l'aggressività perché era diventata l’unica fonte di gioco. Purtroppo con tutte le difficoltà che avevamo, non si può pensare che non si facciano errori o non ci siano problemi. Dalla panchina ho percepito che negli ultimi 5’ le energie erano molto scese. Eravamo lì, attaccati alla partita e avremmo voluto giocare fino all’ultimo tiro, ma quando quando è uscito Piccoli, non avevamo più possibilità».

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