RIeti, Pakistan National Day: i liceali
dello Jucci all’ambasciata

RIeti, Pakistan National Day: i liceali dello Jucci all’ambasciata
di Vittorio Giuliano
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Mercoledì 27 Marzo 2019, 08:49
RIETI - Continua la collaborazione tra l'ambasciata pakistana e il liceo scientifico Carlo Jucci. Lo scorso sabato gli alunni del 4D del liceo di piazza San francesco hanno avuto la possibilità di approfondire la conoscenza dello stato dell’Asia Meridionale in un'occasione particolare: Il Pakistan National Day.

Il 23 marzo di ogni anno la comunità pakistana commemora, l’anniversario dell’approvazione della Risoluzione di Lahore, con la quale i musulmani abitanti le zone dell’Asia meridionale ottennero la creazione di uno stato indipendente.

Questa giornata riveste una grande importanza per la comunità pakistana e viene celebrata anche all'ambasciata italiana a Roma con pomposi festeggiamenti. Festeggiamenti che quest’anno hanno visto la presenza dei ragazzi del Liceo Scientifico Carlo Jucci protagonisti del progetto Embassy Adoption Program.

Sempre nell’ottica di una conoscenza approfondita di una realtà non solo geograficamente, ma anche ideologicamente e culturalmente ben distante da quella italiana, i rappresentanti dell’ambasciata pakistana hanno ritenuto importante invitare i fortunati ragazzi reatini alla partecipazione a questo evento come occasione per far conoscere una parte della travagliata storia dell’ottavo stato per popolazione mondiale.

Un’occasione che il liceo non si è voluto perdere, cogliendone l’importanza come testimoniato dalla presenza del dirigente Stefania Santarelli e della docente accompagnatrice, nonché coordinatrice del progetto Antonietta Tiberi Vipraio. Intonate le note dell'inno del Pakistan, alle 10:30 inizia la cerimonia.

Dopo l’alzabandiera dell’ambasciatore pakistano, hanno inizio una lunga serie di interventi di diplomatici e religiosi musulmani, viene poi letto un messaggio del primo ministro ed infine è l’ambasciatore a prendere in mano il microfono.

«Nessuna religione predica la violenza, la quale è solo nella mente degli individui», il diplomatico, pronunciando un discorso breve ma sentito ed incisivo, sottolinea la necessità di comunicazione internazionale al fine di raggiungere obiettivi caldi nel paese di rappresentanza, quali la lotta al terrorismo, il conseguimento di una pace duratura con i paesi limitrofi, importanti quali la povertà, l’istruzione e lo sfruttamento minorile.

Conclusa la cerimonia, dopo una lunga preghiera in arabo, i ragazzi reatini hanno avuto la possibilità di intrattenersi con il delegato a capo dell’ambasciata sia per approfondire le tematiche trattate quel giorno, sia per conoscere più a fondo lo stato islamico al fine di arrivare il più preparati possibile alla fase finale del progetto, nella quale dovranno rappresentare il paese in una simulazione di una riunione della General Assembly delle United Nations.  
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