Istituto Santa Lucia, a distanza
di oltre due mesi sono guariti
tutti i pazienti malati di Covid-19
struttura riconsegnata alle suore

Istituto Santa Lucia, a distanza di oltre due mesi sono guariti tutti i pazienti malati di Covid-19 struttura riconsegnata alle suore
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Sabato 6 Giugno 2020, 17:27
RIETI - A distanza di 67 lunghi giorni dalla notte tra il 29 e il 30 marzo 2020, quando a causa del propagarsi del virus all’interno della Casa di riposo Santa Lucia, la Asl di Rieti fu chiamata, anche rispetto ad una ordinanza emanata dal Sindaco di Rieti Antonio Cicchetti, a prenderne in mano la gestione socio sanitaria, trasformandola in meno di 48 ore in una struttura Covid, la direzione aziendale della Asl di Rieti è lieta di annunciare la guarigione di tutti i pazienti e la decisione di riconsegnare la struttura alle Suore Clarisse Apostoliche di Rieti.  

 Nel corso di questi mesi, l’Istituto religioso è stato gestito da personale Asl: l’Azienda ha fornito equipe multidisciplinari formate da medici, infermieri e operatori socio sanitari, ma anche attrezzature, presidi, il vitto attraverso fornitori aziendali e il servizio lavanderia, creando un vero cordone sanitario per l’isolamento. Per la prima volta nel Lazio, un’Azienda sanitaria locale, ha deciso di assumersi tale responsabilità. Si è trattato di un atto di sanità pubblica senza precedenti, risultato nel medio periodo vincente, poiché ha consentito di prevenire e contenere la pandemia e di evitare agli ospiti il trauma di un trasferimento in strutture ospedaliere e/o socio sanitarie fuori provincia.

La Direzione aziendale della Asl di Rieti, attraverso i responsabili sanitari dottor Livio Bernardini e Michele Totaro, la suora medico, suor Cecilia e il coordinatore della struttura Mauro Pitorri, ha lavorato su una presa in carico globale degli ospiti: utilizzo di farmaci anticovid, ricorso all’ossigenoterapia e confronto costante con gli Infettivologi e i Geriatri del de’ Lellis e con i Medici di Medicina Generale, che ha permesso di approntare cure mirate e immediate, con l’unico obiettivo di evitare agli ospiti l’ulteriore trauma di un trasferimento in ospedale. Sul piano dell’umanizzazione delle cure: presenza di un’equipe di psicologi e di assistenti sociali e predisposizione di alcuni strumenti di comunicazione, come Tablet di grandi dimensioni, che hanno consentito le videochiamate e il contatto visivo con i parenti per recuperare l’assenza del conforto familiare.

«Lasciare una struttura presa in carico durante una pandemia così devastante come il Covid  – sottolinea il direttore generale della Asl di Rieti Marinella D’Innocenzo –  e riconsegnarla, dopo la guarigione di tutti i pazienti, è un evento importante per l’Azienda, ma soprattutto è un grande risultato per la città di Rieti e per tutta la Comunità reatina».  

 
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