Rieti, investito e ucciso da un trattore rosso nel 2018: al vaglio modelli e orari

Tribunale
di Emanuele Faraone
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Sabato 6 Febbraio 2021, 00:10

RIETI - Accessi stradali, tempi di percorrenza, orari degli spostamenti, modelli di trattore: la lente del pubblico ministero, Rocco Gustavo Maruotti, torna in aula nel processo a carico di un giovane 37enne amatriciano, accusato di essere alla guida di un trattore rosso, che la mattina del 28 marzo del 2018 investì ed uccise l’82enne Gabriele Cavezzi.

La vicenda
Il corpo dell’uomo venne rinvenuto senza vita lungo il ciglio della Strada provinciale 19, all’altezza dell’abitato di Scai, piccola frazione del Comune di Amatrice, in prossimità del cimitero e dei moduli abitativi di emergenza post-sisma. Ad uccidere l’anziano, al mattino presto durante una passeggiata, sarebbe stato un mezzo pesante, forse agricolo, presumibilmente un trattore, secondo la ricostruzione della Procura, sulla scorta degli accertamenti eseguiti dai carabinieri e di alcune testimonianze di persone in transito lungo la strada provinciale qualche momento dopo il tragico incidente.

Cavezzi riportò - come conseguenza dell’impatto - gravissime lesioni nella regione craniale, in conseguenza del trauma cranico compressivo da schiacciamento.

I testi
In aula, presenti quattro testi della pubblica accusa, tutti residenti a Scai di Amatrice, titolari di aziende agricole in zona e, soprattutto, possessori di trattori di colore rosso. Tutti soggetti in precedenza ascoltati nel corso delle indagini successive ai fatti. Mezzi agricoli al centro dell’esame del pubblico ministero Maruotti su colore, modello, dimensioni e presenza o meno di pale meccaniche. Escussioni che - davanti al giudice monocratico del tribunale di Rieti, Alessio Marinelli - si sono focalizzate anche sulla circostanza se fosse stato visto, nell’immediatezza dei fatti o poco prima, un trattore rosso transitare in zona. Rispetto all’accusa di omicidio colposo, l’agricoltore di Scai (difeso dai legali di fiducia Marco Arcangeli e Anna Cecilia Pariboni) si è sempre dichiarato innocente ed estraneo ai fatti contestati.

Le indagini
Dopo il drammatico sinistro - a seguito di serrate indagini da parte dei carabinieri della Compagnia di Cittaducale e coordinate dal pm Maruotti - si andò definendo la tesi investigativa che a travolgere l’uomo fosse stato un trattore di colore rosso, tanto da portare i militari all’escussione di numerosi agricoltori della zona, accomunati da una prerogativa: tutti erano in possesso di un mezzo agricolo di quel colore. Secondo alcune, sommarie informazioni acquisite da alcuni colleghi di lavoro dell’imputato - nei minuti immediatamente successivi al tragico investimento di Cavezzi - il giovane si trovava regolarmente al lavoro, senza mostrare segni di alterazione emotiva. Un processo che, per certi versi, presenta aspetti indiziari e rispetto al quale l’istruttoria dibattimentale è ora chiamata a fare luce e chiarezza su quanto avvenuto.

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