I rilievi
Secondo i rilievi condotti da parte della polizia di Roma Capitale, la velocità del camion era molto ridotta, non superiore ai dieci chilometri orari, secondo quanto accertato da una consulenza tecnica disposta dal pubblico ministero, in quanto l’autista dell’Iveco (risultato negativo ai test alcolici e tossicologici ai quali era stato sottoposto all’ospedale Umberto I, dove era stato accompagnato dalla Polizia Locale subito dopo l’incidente), proveniente da piazza San Giovanni in Laterano, era impegnato a svoltare a destra per imboccare via Sannio. Nell’effettuare la manovra non si accorgeva però della Principessa che già aveva iniziato ad attraversare la strada su strisce pedonali gialle, quelle che vengono temporaneamente allestite in prossimità dei cantieri, quando, nei pressi del centro commerciale Coin, è stata investita dal camion. Una tragedia alla quale ha assistito una passante, la cui testimonianza oculare fa parte del fascicolo processuale, per la quale espresse solidarietà anche la società proprietaria del mezzo. L’incidente aveva suscitato particolare emozione anche a Rieti, nel mondo della scuola, in quanto Angela Principessa lavorava come assistente ausiliaria presso l’istituto scolastico Minervini che raggiungeva ogni mattina da Poggio Moiano dove viveva insieme al padre ultranovantenne. Figura molto impegnata e stimata, risultava ben inserita nell’ambiente scolastico, come pure godeva di grande considerazione nel suo paese natale, dove vivono i congiunti.
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