Rieti, dopo gli ultimi roghi in Sabina massima allerta per gli incendi con le alte temperature

Incendio in Sabina
di Samuele Annibaldi
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Lunedì 9 Agosto 2021, 00:10

RIETI - È allerta incendi anche nel Reatino che, come il resto del Lazio, si trova nello spazio temporale definito dalla Regione «periodo di massima allerta per gli incendi boschivi». I due grandi roghi di sabato, quello di Pozzaglia e quello di Roccantica, in Bassa Sabina, con ettari di bosco e sterpaglie andati distrutti e che hanno costretto a un super lavoro vigili del fuoco, protezione civile, carabinieri forestali, con grande spiegamento di uomini e mezzi, hanno fatto alzare ulteriormente il livello di guardia che in questo periodo è già ai massimi livelli. Le previsioni meteo, peraltro, non aiutano, con Rieti che da ieri è bollino arancione per via dell’alta pressione subtropicale che, nelle prossime ore, guadagnerà il Mediterraneo centrale e stazionerà per l’intera settimana prima di ferragosto sulle regioni del centro Italia con temperature alte: il picco è atteso tra domani e mercoledì. Le condizioni del vento che sabato è stato un fattore per alimentare le fiamme dei due roghi che hanno interessato la montagna prospiciente Pozzaglia Sabina e i monti tra Roccantica e Poggio Catino, distruggendo ettari di bosco, sono un’altra potenziale fonte di pericolo.

Gli appelli
Massima allerta, dunque, con gli appelli dei sindaci che si moltiplicano a prestare massima attenzione nei comportamenti e nell’osservanza delle regole e dei divieti, primo tra tutti il non accendere fuochi e barbecue in scampagnate o gite. La pulizia dei terreni e comportamenti consoni, in particolare il segnalare ai numeri di emergenza come quello del 115 dei vigili del fuoco, il centro operativo regionale di protezione civile, le forze dell’ordine in genere, se si dovessero avvistare principi d’incendio o ci si dovesse accorgere di potenziali pericoli. Solo nell’ultima settimana, in Sabina, il principio di incendio sotto Colle Montanaro a Poggio Catino, l’incendio presso il distributore dei carburanti tra la stazione di servizio e Borgo Sant’Antonio a Poggio Mirteto Scalo, con le fiamme arrivate a un metro dalle cisterne di Gpl, l’altro ieri mattina Pozzaglia con 10 ettari di bosco e sterpaglie andati in fumo. E poi, sempre l’altro ieri, Roccantica, con le fiamme sui monti al confine con Poggio Catino, con altri ettari di bosco bruciati nel giro di un pomeriggio. A Pozzaglia, sabato scorso, sono intervenuti subito i vigili del fuoco di Rieti, con l’ausilio di una squadra del comando dei pompieri dell’Aquila del distaccamento volontario di Carsoli, sui monti prospicienti l’abitato, a circa 1000 metri di quota. Per spegnere le fiamme, alimentate anche dal vento, sono stati fatti giungere sul posto diversi mezzi aerei, tra cui due Canadair del comando nazionale dei vigili del fuoco e tre elicotteri, due della protezione civile della Regione Lazio e uno dei carabinieri forestali.

A Roccantica, ettari di bosco tra querce, lecci e sterpaglie andati in fumo sabato pomeriggio a causa di un vasto incendio che solo nella tarda serata si è riusciti a domare. Il rogo, partito dalla località Spineto, anche a causa del vento che ha alimentato le fiamme, ha attraversato la Provinciale 48 per poi raggiungere il bosco sovrastante. In azione anche qui i vigili del fuoco di Poggio Mirteto e Rieti, i carabinieri, diverse associazioni di protezione civile e un elicottero della flotta antincendio della Regione Lazio.

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