Rieti, incendi: paura a Scandriglia per il Monte Calvo e roghi in altre aree del Reatino

L'incendio del Monte Calvo
di Flavio Incarbone
3 Minuti di Lettura
Venerdì 5 Agosto 2022, 00:10

RIETI - «Tanta paura, rammarico e rabbia». Contro chi? I piromani, ovviamente. Il sindaco di Scandriglia, Lorenzo Ferrante è categorico. È rimasto fino a notte fonda accanto agli uomini dei vigili del fuoco e alla protezione civile che dalle 20.30 di mercoledì hanno lottato contro le fiamme, divenute altissime, su Monte Calvo. Ieri mattina e per buona parte della giornata il lavoro è andato avanti anche con i Canadair. Troppo estesa l’area interessata per essere domata solo da terra. Dal relax serale di una cena estiva, si è passati in pochi istanti al panico. In effetti, la vista notturna dalla frazione di Ponticelli era impressionante. «Abbiamo vissuto una notte molto preoccupante - aggiunge Ferrante - di notte il fuoco si vede bene e le fiamme erano veramente alte. Per fortuna non ci sono stati danni a case, persone e animali». Ma la paura è stata tanta. Da Ponticelli, Scandriglia, ma anche Nerola e Montorio Romano, moltissime le persone affacciate dalle case e ferme a osservare lungo le strade. Ieri mattina, a diversi chilometri di distanza dall’incendio, il vento trasportava ancora “fiocchi” di cenere. «Non credo all’autocombustione - incalza il primo cittadino di Scandriglia - si è visto il fuoco partire, è stato un attimo. Gira voce di movimenti proprio in quel punto: o era chi lo ha acceso oppure erano i primi soccorritori. Non mi posso esprimere oltre, perché servono prove per accusare qualcuno ma, come detto, non credo alla casualità. Così come allo stesso modo, non credo assolutamente alle voci su fantomatici strascichi legati alle elezioni dei mesi scorsi dell’Università Agraria di Ponticelli, anche perché l’incendio si è sviluppato su terreno comunale e non dell’Università Agraria». Chissà se veramente qualcuno ha visto qualcosa e se le forze dell’ordine e la magistratura avranno concreti elementi in mano su cui lavorare. Ovviamente parliamo solo di ipotesi, anche se i fatti parlano chiaro. L’incendio ha distrutto diversi ettari di vegetazione, in parte già colpita negli scorsi anni da altri identici fenomeni. «Purtroppo, sono pessimista - chiude Ferrante - perché fenomeni come questo indicano un degrado culturale e pochezza d’animo. Dobbiamo ripartire dai giovani, dalla cultura, dal cercare di essere felici il più possibile cogliendo l’attimo.

Gli incendi. E anche ieri è stata una giornata di incendi in diverse aree del Reatino.

Se su Monte Calvo, sono rimasti focolai anche nella giornata di ieri, altri due incendi hanno interessato i territori di Morro Reatino e, soprattutto, a Lugnola, nell’area di Configni. Grande lavoro per vigili del fuoco e Protezione civile.

© RIPRODUZIONE RISERVATA