LA PARTE CIVILE
Dure le conclusioni degli avvocati di parte civile: l’avvocato Antonio Perelli, legale del Comune, ha chiesto un risarcimento danni di 350mila euro. L’ex sindaca Albertina Miccadei, in carica quando esplose lo scandalo delle licenze facili, ha chiesto attraverso l’avvocata Maria Stella Diociaiuti un risarcimento di 50mila euro in quanto danneggiata in proprio. Per la sentenza del collegio presieduto da Mario Sabatini occorrerà attendere il 18 maggio, quando si concluderanno gli interventi del nutrito collegio difensivo. Richieste di risarcimento sono arrivate da 4 organizzazioni sindacali (Autotassisti, Federtaxi Cisal Roma, Ugl Tassisti e Associazione autonoleggiatori Roma), ammesse come parti civili. L’inchiesta, condotta dai carabinieri di Contigliano e coordinata dal pm Francia, scattò nel 2011 dopo la denuncia presentata dalla sindaca Miccadei, insospettita dall’eccessivo rilascio di licenze a conducenti residenti a Roma e provincia, e alla voltura di precedenti autorizzazioni. A capo del sistema, il pm ha collocato l’ex comandante Menichelli che, nel 2007, falsificando una delibera approvata dal consiglio comunale «sull’ampliamento delle autorizzazioni Ncc tramite conducenti» relativa alla concessione di solo 15 permessi, avrebbe modificato a penna il numero originario in quello di 55, provvedendo poi a predisporre il bando di gara contraffatto e a rilasciare le autorizzazioni, in alcuni casi dietro il pagamento di denaro, poi non versato nelle casse comunali.
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