Marocchino compie un furto in un villino del Terminillo, inseguito da un poliziotto fuori servizio e arrestato dopo inseguimento nella boscaglia di due ore

Marocchino compie un furto in un villino del Terminillo, inseguito da un poliziotto fuori servizio e arrestato dopo inseguimento nella boscaglia di due ore
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Venerdì 6 Novembre 2020, 16:22 - Ultimo aggiornamento: 16:24

RIETI - Nel corso dei servizi di controllo del territorio intensificati dal Questore di Rieti, Maria Luisa Di Lorenzo, per prevenire in particolare i furti in abitazione e lo spaccio di sostanze stupefacenti, gli agenti della Polizia di Stato hanno arrestato il 37enne cittadino marocchino E.O.A., senza fissa dimora, il quale annovera numerosi precedenti di polizia per spaccio di sostanze stupefacenti, furto, danneggiamento e porto di armi atti ad offendere.

Nel primo pomeriggio di ieri, 5 novembre, l’uomo si era introdotto in una villa di Monte Terminillo, dove ha asportato un personal computer, una machina fotografica, un cellulare, alcune centinaia di euro, carte di credito e vari anelli d’oro e d’argento, ma durante la successiva fuga è stato notato proprio dal proprietario dell’abitazione che lo ha seguito avvertendo telefonicamente gli agenti della Volante che sono intervenuti immediatamente nel luogo dove era presente anche un agente dello stesso reparto libero dal servizio.

Dopo una prima battuta nella zona, l’agente della Polizia di Stato libero dal servizio ha individuato il cittadino marocchino in via dei Villini, ma mentre stava per procedere al suo arresto questi ha improvvisamente estratto un coltello, minacciando l’agente, e si è dato alla fuga in mezzo alla boscaglia dando luogo ad un inseguimento che si è poi concluso con il suo arresto nei pressi di Lisciano.

L’agente dalla squadra Volante ha infatti inseguito l’uomo in mezzo alla boscaglia per oltre due ore, tenendosi in collegamento telefonico con gli equipaggi della Volante che nel frattempo si appostavano nella zona a monte di Lisciano chiudendo le vie di fuga al cittadino marocchino.

Al momento dell’arresto l’uomo ha comunque colpito gli agenti con pugni e calci, causando loro delle lesioni personali.

Tutta la refurtiva, che l’uomo custodiva all’interno del suo zaino, è stata recuperata e consegnata al proprietario della villa.

Il cittadino marocchino è stato tradotto nel carcere di Civitavecchia disposizione dell’autorità giudiziaria davanti alla quale dovrà rispondere di rapina, porto di armi atte ad offendere, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale.

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