RIETI - Ormai è scontro aperto dentro Forza Italia. Da una parte Sandro Grassi, dall’altra Elisa Masotti, neopresidente di Uniti per Rieti. «Caro commissario provinciale, mai eletto da un congresso, l’associazione politico-culturale non è un partito, ma appunto un’associazione di idee al servizio della città, come ce ne sono tante in tutta Italia, vicine e di aiuto ai partiti», risponde la Masotti al coordinatore provinciale Grassi, il quale ieri dalle colonne de Il Messaggero aveva annunciato che l’ex assessore all’Innovazione tecnologica della giunta Cicchetti non solo era fuori dal partito («Da oggi è chiaro che Masotti e coloro che la seguiranno nel nuovo percorso sono fuori da Forza Italia», aveva scritto Grassi), ma che non farebbe più parte del centrodestra. Un annuncio che non è piaciuto alla diretta interessata, che replica: «Sono e sarò sempre convintamente di centrodestra».
L’ex assessore poi aggiunge: «Altri esponenti di Forza Italia partecipano ad associazioni che non sono alternative al partito.
Masotti ribadisce ancora una volta di appartenere allo schieramento alternativo al centrosinistra e di essere, senza sé e senza ma, una donna di centrodestra.
«Io mi impegno per liberare le menti libere di Rieti – afferma – e costruire una città migliore con i valori moderati del centrodestra. Non ridurre Forza Italia a un giocattolino per ripicche e interessi». E poi replica a Grassi che l’ha accusata di «voglia di rivalsa». «Io di personale contro Cicchetti e la giunta non ho un bel niente», dice. Per la Masotti tuttavia la città non meriterebbe «sgambetti miopi». «Dimenticandovi delle fabbriche che chiudono, dei treni che non arrivano e delle famiglie che non riescono ad arrivare a fine mese», conclude.