Forno crematorio in Sabina, parte il confronto

La planimetria
di Emanuele Laurenzi
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Venerdì 22 Aprile 2022, 00:10

RIETI - Doppio incontro in paese per informare i cittadini sulla costruzione di un forno crematorio nella zona del cimitero di via Santa Maria Morella. A volerlo è stato il sindaco, Vincenzo Leti, che domani alle 15.30 e alle 18 ha convocato i residenti nella sala polivalente del parco comunale “Il Monte”. Un incontro al quale sono stati invitati anche i sindaci dei paesi della Media Sabina più vicini a Montasola e che il primo cittadino aveva annunciato a Il Messaggero un paio di settimane fa, dopo che il neo costituito Comitato per la salvaguardia del territorio di Montasola aveva diffuso un documento in cui si chiedeva la revoca della concessione per la costruzione del tempio crematorio.

L'incontro. L’iter per la realizzazione dell’opera era partito un anno e mezzo fa, nel novembre del 2020 quando il consiglio comunale aveva approvato il progetto.

L’incontro previsto a Montasola è stato voluto dal sindaco e lo scopo è stato ben chiarito già nel testo della lettera che è arrivata nelle case di tutti i residenti: «illustrazione tecnico-scientifica del progetto per i lavori di costruzione di un impianto crematorio nel cimitero comunale e annessa gestione». La lettera è stata accompagnata da un volantino che anticipa alcuni dei temi che saranno trattati domani. Oltre a descrivere le basi essenziali del funzionamento del forno crematorio, nonché i sistemi di controllo relativi all’inquinamento, viene riportato il disegno del progetto della nuova struttura. Come aveva spiegato a Il Messaggero il sindaco Leti, l’impianto che verrà costruito a Montasola avrà due forni e sarà realizzato in una struttura leggermente interrata rispetto alla sede stradale e, contestualmente, sarà realizzato un nuovo parcheggio vicino al cimitero. L’opera costerà circa tre milioni di euro e sarà realizzata dalla Edile Vispin che avrà una concessione trentennale, mentre per gli introiti si parla ci circa 75 mila euro annui per il Comune, derivanti dalle circa tremila cremazioni annue stimate.

Le proteste. Cifre ed elementi che il sindaco spiegherà domani, in due incontri necessari per dare a tutti i residenti la possibilità di assistere rispettando le norme Covid. Un faccia a faccia che terrà conto anche delle polemiche dei mesi scorsi. Il Comitato per la tutela del territorio ha raccolto circa 160 firme contro il forno crematorio e i responsabili sono pronti a depositarle, chiedendo la revoca delle concessioni. I dubbi espressi riguardano temi legati all’inquinamento e all’opportunità di costruire un forno in un’area a forte vocazione agricola, con colture tipiche. Il Comitato ha lamentato anche una mancanza di confronto con il sindaco, che domani sarà possibile solo in parte, visto che agli incontri non sono ammessi i proprietari di case che non sono residenti a Montasola. 
«Non ci sarà alcuna manifestazione pubblica, ma continueremo ad esprimere il nostro dissenso in maniera libera, pacifica e civile», hanno annunciato alcuni membri del Comitato smorzando sul nascere le polemiche.

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