Rieti, Fonte Nocera:
punto al fronte del no

Fonte Nocera
di Raffaella Di Claudio
2 Minuti di Lettura
Sabato 16 Luglio 2016, 07:52 - Ultimo aggiornamento: 14:19
POGGIO NATIVO - La società Ress srl avvierà il procedimento per la verifica di assoggettabilità alla valutazione di impatto ambientale (Via) in relazione al progetto per la realizzazione di un impianto per il trattamento di rifiuti inerti a Fonte Nocera. A comunicarlo, in vista della conferenza dei servizi di mercoledì prossimo, con una lettera inviata al comune di Poggio Nativo, sono stati i legali della ditta. Che non hanno comunque mancato di dissentire dalle osservazioni della Regione secondo cui la verifica di assoggettabilità scaturisce non dalle quantità di inerti che la ditta intende trattare quotidianamente, ma dalla capacità massima del mulino trituratore. Secondo gli avvocati della Ress, invece, la necessità della Via dovrebbe «avere riguardo anche dell'effettivo contenuto dell'attività che deve essere autorizzata. Nonostante il predetto dissenso continuano però i legali la Ress srl ha deciso di non contestare la determinazione assunta dalla Regione e dunque di avviare, con la predisposizione e il deposito della necessaria istanza, il richiesto procedimento di verifica di assoggettabilità a Via». Una notizia non di poco conto, soprattutto per i tanti cittadini che continuano a battersi perché l'impianto non venga realizzato, forti anche della pronuncia del Tar che ha annullato tutti i provvedimenti relativi all'opera, proprio in assenza di Via.

AUDIZIONE IN REGIONE
Intanto, martedì prossimo, i referenti di minoranza Primavera, comitato No discarica Fonte Nocera, Cooperativa agricola di Casali di Poggio Nativo, Coldiretti e Legambiente, sono stati invitati a prendere parte all'audizione della commissione regionale permanente su Ambiente, Lavori pubblici, Mobilità, Politiche della casa e Urbanistica. All'ordine del giorno proprio l'impianto di rifiuti inerti che la società Ress vuole costruire nella valle di Carlo Corso. Cittadini, consiglieri comunali e rappresentanti di cooperative e associazioni illustreranno ai membri della commissione regionale le problematiche che da un anno e mezzo stanno riguardando quell'area del comune di Poggio Nativo. La stessa che secondo il fronte del no, per il valore agricolo e paesaggistico che rappresenta, dovrebbe essere preservata da insediamenti di carattere industriale come quelli che il Comune intende realizzarci (dall'impianto di inerti all'isola ecologica). E l'unico modo secondo cittadini, agricoltori, consiglieri e associazioni è prevederne il vincolo nell'ambito del Piano territoriale paesistico regionale (Ptpr) adottato dalla giunta che dovrà essere approvato dal consiglio regionale.
© RIPRODUZIONE RISERVATA