RIETI - Tutto deciso alla Fondazione Varrone per eleggere il successore di Antonio D’Onofrio, destinato a lasciare la guida di Palazzo Crispolti dopo l’approvazione del bilancio, in calendario nelle prossime settimane. A prendere il suo posto - salvo rimescolamenti delle carte dell’ultim’ora, ma non sembra questo il caso - sarà l’architetto Mauro Trilli, attuale vicepresidente del Consiglio di indirizzo, l’organo deputato a eleggere il nuovo Consiglio di amministrazione. Romano, 77 anni, Trilli è stato per dodici anni, tra il 1972 e il 1984, capo sezione dell’ufficio tecnico del Comune e spalla dell’ingegner Gustavo De Benedictis, responsabile dell’Urbanistica, incarico che poi lasciò dimettendosi dall’amministrazione per dedicarsi all’attività privata, dove ha collezionato negli anni una molteplicità di incarichi e di rapporti professionali. Attorno al nome di Trilli si è arrivati, però, dopo mesi di trattative, e solo dopo che altri candidati alla presidenza hanno fatto un passo indietro, vuoi per mancanza dei numeri sufficienti a conquistare la maggioranza dei voti, ma anche per motivazioni diverse, come quella dell’avvocato Antonio Perelli, presente in Fondazione in rappresentanza del Comune di Rieti insieme a Stefano Pozzovivo, da tempo indicato come papabile alla presidenza, il quale avrebbe deciso di voler favorire l’investitura all’unanimità di un nominato interno, allo scopo di scongiurare spaccature dopo il voto, possibili nel caso la scelta fosse caduta su un esterno, quale appunto è l’avvocato.
I passaggi. Questa la posizione trapelata all’esterno, ma è certo che il dibattito tra i consiglieri e le forze (politiche) che li sostengono è stato intenso.