Rieti, Fondazione Varrone: ormai deciso chi sarà il nuovo presidente

Antonio D'Onofrio
di Massimo Cavoli
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Mercoledì 23 Marzo 2022, 00:10

RIETI - Tutto deciso alla Fondazione Varrone per eleggere il successore di Antonio D’Onofrio, destinato a lasciare la guida di Palazzo Crispolti dopo l’approvazione del bilancio, in calendario nelle prossime settimane. A prendere il suo posto - salvo rimescolamenti delle carte dell’ultim’ora, ma non sembra questo il caso - sarà l’architetto Mauro Trilli, attuale vicepresidente del Consiglio di indirizzo, l’organo deputato a eleggere il nuovo Consiglio di amministrazione. Romano, 77 anni, Trilli è stato per dodici anni, tra il 1972 e il 1984, capo sezione dell’ufficio tecnico del Comune e spalla dell’ingegner Gustavo De Benedictis, responsabile dell’Urbanistica, incarico che poi lasciò dimettendosi dall’amministrazione per dedicarsi all’attività privata, dove ha collezionato negli anni una molteplicità di incarichi e di rapporti professionali. Attorno al nome di Trilli si è arrivati, però, dopo mesi di trattative, e solo dopo che altri candidati alla presidenza hanno fatto un passo indietro, vuoi per mancanza dei numeri sufficienti a conquistare la maggioranza dei voti, ma anche per motivazioni diverse, come quella dell’avvocato Antonio Perelli, presente in Fondazione in rappresentanza del Comune di Rieti insieme a Stefano Pozzovivo, da tempo indicato come papabile alla presidenza, il quale avrebbe deciso di voler favorire l’investitura all’unanimità di un nominato interno, allo scopo di scongiurare spaccature dopo il voto, possibili nel caso la scelta fosse caduta su un esterno, quale appunto è l’avvocato.

I passaggi. Questa la posizione trapelata all’esterno, ma è certo che il dibattito tra i consiglieri e le forze (politiche) che li sostengono è stato intenso.

Confronto che, invece, è tuttora in corso per quanto riguarda la scelta del vicepresidente, che vedrebbe favorito il commerciante Luigi Manzara, eletto in Consiglio di indirizzo al posto dell’ingegner Francesco Ionni, decaduto per fine mandato dalla carica. A favore di Manzara è schierato Leonardo Tosti, presidente di Ascom, anche lui tra gli aspiranti presidenti, “obbligato” a dimettersi dalla Fondazione per incompatibilità con la carica di vicepresidente della Camera di commercio Rieti-Viterbo assunta nei mesi scorsi. Tosti reclama la nomina per Manzara per garantire ai commercianti una rappresentanza che, altrimenti, verrebbe a mancare. Ma, da qui al rinnovo delle cariche, mancano ancora diverse settimane e ogni altra soluzione è possibile in quella che appare sempre più una partita a scacchi tra due schieramenti. Da una parte, c’è quello che sta cercando di guadagnare spazio rispetto all’attuale gestione, e che all’ultima assemblea ha ottenuto la nomina a socio dell’ingegner Sergio Quattrini, figura apprezzata in ambito cittadino, che ha prevalso rispetto a Gabriele Bellini, ex direttore generale dell’Asl Rieti, nominato nel 2005 dal centrosinistra alla guida dell’azienda sanitaria, che contava invece sullo schieramento di riferimento del presidente D’Onofrio, per il quale, comunque, il legame con la Fondazione Varrone non si spezzerà: la presidenza della Sabina universitas, di cui Palazzo Crispolti è il primo finanziatore, gli garantirà un rapporto a doppio filo.

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