Vendita farmacie. Cgil, Cisl e Uil: «Momento delicato, il Comune garantisca la continuità lavorativa ai dipendenti»

Vendita farmacie. Cgil, Cisl e Uil: «Momento delicato, il Comune garantisca la continuità lavorativa ai dipendenti»
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Venerdì 22 Gennaio 2021, 19:34

RIETI - «Ci pensiamo noi e garantiremo certezza sulla ripubblicizzazione. Questo il messaggio del Sindaco di Rieti Cicchetti e del suo Assessore al Bilancio Valentini indirizzato ai rappresentanti lavoratori durante la riunione di lunedì scorso. Ma  quando in gioco c’è un bene collettivo e il futuro dei lavoratori ai proclami devono seguire i fatti». Lo  dicono in una nota congiunta i Segretari reatini di Cgil, Cisl e Uil.

«La riunione chiesta dalle Organizzazione Sindacali - spiegano Coltella Bianchetti e Paolucci - si era resa necessaria per conoscere, visto le voci che si rincorrono, il percorso intrapreso sulla vendita delle farmacie municipalizzate e le garanzie per i lavoratori, nonché le intenzioni in merito alla paventata ripubblicizzazione della società Asm».

«Siamo arrivati all’incontro preoccupati, perché su tutta l’operazione non ci sono certezze ma solo tanti dubbi - proseguono i sindacalisti - E dopo le ultime notizie circa l’indisponibilità per Asm Rieti di una delle tre farmacie messe in vendita, le preoccupazioni si sono moltiplicate. Precedentemente, Cicchetti, Valentini e il Presidente di Asm Regnini avevano garantito un percorso condiviso, prevedendo incontri per concordare una clausola sociale a garanzia dell’occupazione. Ma il presidente della municipalizzata, disattendendo gli impegni, ha pubblicato un avviso pubblico di alienazione delle farmacie contenente una scarna e debole clausola sociale, dichiarando  di aver ottemperato agli obblighi previsti dalle normative vigenti».

«La vendita delle farmacie - si legge nella nota stampa - è e resta una scelta politica non condivisa, ma subita.

Questa decisione ci allarma anche alla luce di ciò che potrebbe accadere nel trasporto pubblico locale e nel settore dell’igiene ambientale. Non possiamo infatti correre il rischio che un eventuale cavillo o incidente di percorso, blocchi la ripubblicizzazione dei due servizi, perdendo così il requisito per l’affidamento in house degli stessi, privando allo stesso tempo la collettività del diritto di usufruire compiutamente di servizi pubblici essenziali e i lavoratori delle dovute garanzie».

«E’ un momento delicato – concludono i sindacati - resta quindi forte la necessità di costituire una società interamente pubblica al quale affidare i servizi del trasporto locale e di igiene ambientale nonché la gestione delle farmacie comunali, augurandoci quindi un ripensamento della amministrazione reatina. E’ necessario tenere alto il livello di attenzione, affinché scelte opinabili e non condivise conducano a uno scenario disastroso, fatto di gare europee per affidare i servizi ai privati, che in un territorio come quello reatino comporterebbe una riduzione degli stessi sia in termini qualitativi che quantitativi, in base alla logica del profitto, ma danno dei lavoratori e del territorio. Come convenuto nell’ultimo incontro, restiamo in attesa di immediata convocazione a margine dell’apertura delle buste prevista per i primi di febbraio».

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