Vendita delle farmacie Asm, le ragioni del sindaco Cicchetti non convincono Bigliocchi

Vendita delle farmacie Asm, le ragioni del sindaco Cicchetti non convincono Bigliocchi
di Antonio Bianco
3 Minuti di Lettura
Lunedì 11 Gennaio 2021, 00:10

RIETI - Il sindaco Antonio Cicchetti parla per la prima volta della vendita delle farmacie Asm. E lo fa in risposta a una nota del Pd che critica la sua giunta per la scelta di metterle sul mercato. Il primo cittadino ribatte punto per punto alle contestazioni dei dem, colpevoli di trascurare alcuni elementi: «Le farmacie Asm operano nel cuore della città ben servita da altri esercizi del genere. Se fossero collocate in qualche sperduta frazione si giustificherebbe la loro permanenza come “presidi sociali” ingestibili dai privati perché improduttivi di utili. Dette farmacie praticano al pubblico gli stessi prezzi, decisi dal Servizio sanitario nazionale, delle private e quindi la presunta utilità “sociale” della loro presenza è insussistente».

Per il sindaco, Rieti non sarebbe l’unica città a vendere questo tipo di asset. «La maggior parte dei Comuni italiani – sottolinea – gestiti anche dal Pd (Bologna in primis), ha venduto le farmacie, comunali o municipalizzate, anche in conseguenza della legge Madia, una parlamentare dem, che esclude tali servizi, non considerati “strategici”, da quelli gestibili dagli enti locali».

E spera di fare cassa «la più florida possibile», in modo da liquidare il socio privato e ripubblicizzare l’azienda di via dei Donatori di Sangue.

E aggiunge: «E’ tanto difficile togliersi dubbi e perplessità studiando e approfondendo le varie materie per rispondere in tempi accettabili alle richieste dei cittadini senza proferire ossessivamente le litanie dei “sor tentenna”?». E infine rassicura sul futuro dei lavoratori delle farmacie: «Quanto ai dipendenti vale per il loro passaggio al privato la clausola sociale e, quindi, non hanno nulla da temere per la conservazione del posto di lavoro».

Le osservazioni di Bigliocchi. Ma a replicare a Cicchetti ci pensa l’ex assessore della giunta Petrangeli, Paolo Bigliocchi, che definisce «stucchevoli» le dichiarazioni del sindaco. 
«Credo - scrive Bigliocchi - sia facilmente deducibile che i proventi della vendita non entreranno nelle casse del Comune ma in quelle dell’Asm, e credimi mi è difficile comprendere il marchingegno finanziario che si utilizzerà per liquidare il socio privato dal bilancio di Asm. La logica mi porta a pensare che un socio liquida un altro socio con fondi propri». E conclude: «Mi sembra sottovalutato il danno patrimoniale che si crea per Asm e anche per l’ente, quindi per la comunità, stralciando un ramo d’azienda potenzialmente produttivo e lasciandone due storicamente improduttivi con lo smaltimento rifiuti che, se tutti pagano, va in pareggio e i trasporti che come ben sai sono cronicamente in perdita». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA