Fara Sabina, abbazia e borgo di Farfa verso la candidatura a patrimonio Unesco

Farfa
di Raffaella Di Claudio
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Lunedì 15 Maggio 2023, 00:10

RIETI - La strada per la candidatura a patrimonio dell’umanità dell’Unesco dell’abbazia e del borgo di Farfa è ancora lunga, ma procede nella direzione giusta. L’iter, avviato nel 2013, quando la Fondazione comunitaria del Lecchese ha iniziato a fare una ricognizione su tutti i siti benedettini presenti in Italia, è approdato a Fara Sabina nel 2017. «In quell’anno - spiega la consigliera comunale di Fara Sabina, Paola Trambusti - siamo subentrati noi, con l’abbazia e il borgo di Farfa. Da allora ci sono stati numerosi incontri ed è stato costituito un gruppo di lavoro, in cui sono presenti realtà culturali molto importanti. Tra gli otto insediamenti benedettini che si trovano in dieci Comuni, il nostro borgo è stato inserito con l’idea sia in possesso di requisiti che rispondono a specifiche richieste dell’Unesco. Per questa ragione, insieme a tutti i Comuni interessati, abbiamo pensato di costituire una rete e siglare un accordo programmatico per operare insieme, per presentare la nostra proposta al Ministero della Cultura dove avrà inizio un altro iter, abbastanza lungo, che dovrebbe terminare entro il 2026».

Le tappe. A tal proposito, il 12 maggio, l’accordo di programma (tra i Comuni di Capua, Cassino, Castel San Vincenzo, Chiusa di San Michele, Civitate, Fara Sabina, Genga, Rocchetta al Volturno, Sant’Ambrogio di Torino e Subiaco) è stato portato all’approvazione del Consiglio comunale farense, che si è espresso favorevolmente all’unanimità.

Il progetto di candidatura Unesco, denominato “Gli insediamenti benedettini altomedievali in Italia”, sembra già essere stato posto all’attenzione del Ministero della Cultura. «Ad oggi - comunica infatti la sindaca Roberta Cuneo, che non ha mancato di ringraziare la consigliera Trambusti per l’impegno profuso nell’iniziativa - questa proposta è stata già vagliata dal Ministero della Cultura. Abbiamo preso contatto con il ministro, tramite l’assessore regionale alla Cultura, tanto che, la scorsa settimana, ci è giunta una nota dalla quale si evince che c’è attenzione da parte del ministro rispetto a questa idea progettuale e ciò rappresenta un elemento importante perché vuol dire che non stiamo lavorando soli, ma c’è interesse da parte degli Enti preposti a fare la candidatura. Riteniamo che l’accordo con gli altri Comuni sia fondamentale per far sì che si riaccendano i riflettori sui nostri luoghi più importanti e vengano portate risorse per tutelare ciò che abbiamo di storico e culturale sul nostro territorio».

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