Fara Sabina chiede un hub vaccinale. Test agli studenti

Centro vaccinazioni
di Raffaella Di Claudio
3 Minuti di Lettura
Martedì 20 Aprile 2021, 00:10

RIETI - Nella settimana in cui a Fara Sabina partono le somministrazioni del vaccino Pfizer agli assistiti over 80 e fragili da parte dei medici di base, il Comune chiede a gran voce l’apertura di un hub vaccinale sul territorio. L’istanza è rivolta alla Regione dal vicesindaco con delega alla Sanità, Simone Fratini. Non è pungente come le dichiarazioni di qualche giorno fa del sindaco Roberta Cuneo, che aveva lamentato «poca vicinanza e poco garbo istituzionale da parte della Regione», ma il video di Fratini evidenzia le frizioni che, in questa fase, caratterizzano il rapporto tra i due Enti. «Vogliamo chiedere alla Regione - interviene il vicesindaco - la creazione di un centro vaccinale che hanno comuni limitrofi come Fiano Romano, Poggio Mirteto, Magliano Sabina, Rieti e altre città più o meno delle nostre dimensioni. Siamo la seconda realtà della provincia di Rieti per abitanti, quindi Fara Sabina ha bisogno e diritto a un centro vaccinale. Al momento, abbiamo solo un punto vaccini che ci è stato dato dai medici di base (partirà domani con i primi 84 vaccinandi, ndr), riuniti per effettuare in sicurezza le poche dosi che hanno, ma non abbiamo un centro come quello che dovrebbe garantirci la Regione». Insomma, quello contraddistinto dal fiorellino rosa inserito nel portale delle prenotazioni di Salute Lazio e che, per Fratini, spetta alla Regione istituire. Il tema dei vaccini, a Fara, si dibatte da prima dell’avvio della campagna. Da mesi lo vanno chiedendo le opposizioni di FaraMerita guidata da Vincenzo Mazzeo, Noi Fara con a capo Marco Marinangeli e più recentemente il gruppo de Il Ponte di Daniela Simonetti. Qualche settimana fa, il sindaco Cuneo aveva organizzato una riunione con Asl e Amazon per capire se esistessero i margini per aprire un centro vaccinale nell’area del polo della logistica. All’incontro, sono seguite lettere inviate a dirigenza Asl, multinazionale e Regione. Ma tutto è ancora in stand by. Intanto la campagna vaccinale in provincia accelera e lo fa dislocandosi sui centri attualmente autorizzati. E non a Fara. Dove il Comune, uscito dalla zona rossa, prova a scongiurare nuove escalation di contagi, attraverso la prevenzione. «Tutto quello che è stato fatto finora per il contenimento del virus è stato fatto con i fondi comunali e il sostegno delle associazioni di volontariato come Croce blu, Croce Rossa, guardie ambientali, protezione civile e associazione nazionale carabinieri - rimarca Fratini. - Abbiamo organizzato, grazie anche alla collaborazione di Amazon, ampi screening per tutta la popolazione scolastica e il personale del mondo scuola: per un totale di 628 tamponi». Nel fine settimana sarà nuovamente la volta degli studenti tra i 6 e i 12 anni con i test salivari. «Pensavamo di poter iniziare domani - dichiara Cuneo - ma giovedì la Asl ha organizzato un corso di formazione per i volontari della Croce rossa italiana, che somministreranno i test salivari agli alunni che hanno aderito. Cominceremo dalla scuola elementare di Talocci dove i bambini parteciperanno in massa allo screening i cui risultati, essendo un molecolare, arriveranno in 2 o 3 giorni. L’alta adesione non può che renderci felici, perché in questo momento è indispensabile non abbassare la guardia. Oggi (ieri, ndr) abbiamo avuto 4 nuovi positivi e un guarito (il totale dei contagi è 105), ma si tratta di infezioni in nuclei familiari già isolati».

© RIPRODUZIONE RISERVATA