RIETI - Il Tar del Lazio rigetta la richiesta di sospensiva dell’unione Valle dell’Olio che era ricorsa contro il Comune di Fara Sabina per lo scioglimento della polizia locale Cures. I comuni dell’unione avevano chiesto l’annullamento della delibera di uscita dell’Ente previa sospensione dell’efficacia, ma il tribunale amministrativo ha bocciato l’istanza. Ora i ricorrenti potranno attendere la discussione nel merito, per la quale c’è da credere che trascorreranno anni, oppure fare ricorso al Consiglio di Stato contro l’ordinanza del Tar. C’è poi anche una terza possibilità, ovvero intentare un nuovo ricorso contro la recente delibera prodotta da Fara Sabina a sostegno della scelta di scioglimento operata. La stessa delibera che per il Tar ha fatto venire meno i presupposti del ricorso attuale. «Non emergono - si legge nel dispositivo - i presupposti per l’accoglimento della domanda cautelare, dovendosi evidenziare che con deliberazione del Consiglio comunale numero 6 del 2021 l’ente resistente ha confermato il proprio recesso dalla convenzione, non intendendo proseguire nella gestione associata del servizio, tenuto conto anche delle inefficienze riscontrate, sicché, venendo in rilievo un atto frutto di una rinnovata istruttoria e di un nuovo apprezzamento, la lesione lamentata dalla ricorrente si concentra sull’ulteriore deliberazione che non ha ancora costituito oggetto di impugnazione, emergendo, altresì, possibili profili di improcedibilità del ricorso introduttivo».
Le reazioni
In casa Valle dell’Olio si respira tanta amarezza quanta è la gioia di Fara Sabina. «Quando ho letto le motivazioni - commenta il presidente dell’unione, Angelo Paolo Marcari - sono rimasto sconcertato, non riesco proprio a comprenderle.