Fara Sabina, revocato l'uso della sede al centro anziani. La presidente: «Serratura cambiata senza preavviso»

Fara Sabina, revocato l'uso della sede al centro anziani. La presidente: «Serratura cambiata senza preavviso»
di Raffaella Di Claudio
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Martedì 3 Novembre 2020, 17:11

RIETI - Il centro anziani di Fara Sabina resta senza sede e senza la possibilità di recuperare documenti e oggetti dell’associazione Insieme che gestisce il centro, visto che la serratura è stata cambiata. Dall’oggi al domani gli anziani di Fara Sabina (circa 650 quelli iscritti al centro) hanno scoperto di non avere più un luogo in cui, non appena i decreti lo permetteranno, tornare a svolgere le proprie attività. Non è stata preceduta da nessuna comunicazione ufficiale la decisione del Comune di Fara Sabina di revocare l’utilizzo della storica sede del centro situata in via Carlo Alberto dalla Chiesa, a Passo Corese, per assegnarla a un’altra associazione.

“Non ho nulla contro l’altra associazione che si occupa di ragazzi con disabilità di cui apprezzo e sostengo il lavoro – specifica la presidente del centro anziani Insieme Graziella Colantoni – Sono le modalità con le quali il Comune ci ha revocato l’utilizzo del centro che contesto”.

Modalità delle quali Colantoni ha chiesto conto, in una lettera, al sindaco di Fara Sabina, Roberta Cuneo, informando, per conoscenza anche l’Ancescao provinciale e regionale.

La lettera

“In qualità di Presidente del Centro anziani “Insieme” di Fara Sabina con sede ufficiale in via Carlo Alberto dalla Chiesa n. 8 (Passo Corese, RI), io, Graziella Colantoni, dichiaro di essere impossibilitata ad accedere ai locali e a svolgere il proprio compito di coordinamento per il sociale poiché in data 30/10/2020 è stata cambiata la serratura della porta principale del centro da parte della vigente amministrazione comunale in totale assenza del direttivo e senza che venisse emanata una delibera con riferimento sia alle motivazioni sia alle tempistiche – recita la missiva -.

Inoltre, devo segnalare la presenza all’interno dell’ufficio dei documenti amministrativi, compreso lo stesso bilancio, e di tutti gli atti relativi agli iscritti (di numero circa 650), non potendo così garantire la segretezza dei dati sensibili, vista l’assegnazione temporanea dei suddetti locali da parte del Comune a un’altra associazione. Chiedo pertanto che mi vengano consegnate le nuove chiavi entro e non oltre il giorno 10/11/2020. Avendo piena contezza degli ultimi DPCM, delle restrizioni e degli accorgimenti necessari per il contenimento del virus, si è anche pensato di ricorrere a canali di comunicazione diversi da quelli tradizionali per mantenere vivo l’interesse degli iscritti e per avere così un rapporto diretto con loro, essendo da sempre uno degli scopi del nostro centro quello di combattere la solitudine e l’isolamento. Colgo l’occasione, infine, per ricordare che gli anziani sono depositari di tante piccole identità che insieme hanno contribuito a creare la Storia e rappresentano di certo una risorsa che non deve e non può essere qualificata né quantificata a livello produttivo. Resto in attesa – conclude la presidente - di conoscere quali altri locali codesta Amministrazione ci renderà disponibili per consentire la ripresa dell'attività sociale, non appena sarà autorizzata la riapertura dei centri anziani”.

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