Fara Sabina, consuntivo: disavanzo di 3,5 milioni. Maestri: «Sull’orlo del baratro»

Danilo Maestri
di Raffaella Di Claudio
2 Minuti di Lettura
Mercoledì 8 Luglio 2020, 00:58
RIETI - Non lascia immaginare un gran futuro, come le campagne elettorali fatte di promesse e ambizioni vorrebbero, il rendiconto di gestione 2019 appena approvato dal commissario prefettizio Lorella Gallone. È stato chiuso con circa 3 milioni e mezzo di disavanzo il bilancio consuntivo 2019 del comune di Fara Sabina. Si tratta del primo atto della gestione commissariale e i numeri lasciano presagire che il documento di previsione finanziaria in approvazione a fine luglio sarà all’insegna di lacrime e sangue. A questa cifra si aggiungono quelle della gestione amministrativa dal 2016 al 25 giugno scorso che fanno lievitare il debito fino a quasi 9 milioni di euro. Numeri altissimi nonostante il regime di austerity imposto ai cittadini, all’indomani della dichiarazione di predissesto e alla stesura del piano di riequilibrio che, oggi, alla luce degli esiti del consuntivo e dell’imminente bilancio di previsione, sarà rimodulato per la terza volta. «Il debito complessivo accumulato dalla gestione Basilicata-Cuneo - attacca Danilo Maestri di SceltaLibera, che fino al 25 giugno sedeva sui banchi di opposizione con Fara bene comune - sarebbe dovuto scendere in virtù delle restrizioni adottate (tagli ai servizi, aumenti delle tariffe), ma a causa dei numerosi buchi di bilancio e degli altrettanti debiti fuori bilancio (come quelli dell’ultimo consiglio comunale, dove la maggioranza si è ritrovata unita nell’approvarli) non è diminuito di un euro. La situazione era stata già segnalata da me al Comune con tre note a fine gennaio, individuando criticità per circa 3 milioni. In una di esse, avevo evidenziato una sovrastima delle entrate derivanti dalle addizionali comunali per circa un milione. La sovrastima era stata esclusa dall’Ente che in nota di risposta sosteneva di «aver posto in essere tutte le misure necessarie al riallineamento delle riscossioni. Ma qualche giorno fa, quell’entrata “errata” di circa un milione di euro è stata eliminata dal bilancio, causando un ulteriore debito di pari importo». Secondo Maestri da qui a 10 anni i cittadini dovranno fare i conti con la necessità di rientrare dei nuovi debiti. «Per riparare questi ulteriori danni creati dalla gestione Basilicata-Cuneo a scapito dei cittadini - incalza l’esponente di SceltaLibera - non basteranno dieci anni: durata del nuovo piano di riequilibrio che oggi sarà approvato dal commissario prefettizio. Solo 2 anni fa l’ex assessore al Bilancio Cuneo aveva parlato in Consiglio di un piano di rientro in 5 anni. La grave situazione in cui versano le casse comunali è l’ennesima prova di come dieci anni di loro governo abbiano portato il Comune sull’orlo del baratro».
© RIPRODUZIONE RISERVATA