Regionali, al dibattito di Nome assenti solo i candidati del Pd

Regionali, al dibattito di Nome assenti solo i candidati del Pd
di Raffaella Di Claudio
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Domenica 5 Febbraio 2023, 13:22

RIETI - Tre ore di dibattito politico non strillato ma centrato sulle questioni che più stanno a cuore alla cittadinanza e che attengono a sanità, infrastrutture, lavoro, politiche sociali e partecipazione. All’auditorium Varrone, i candidati reatini delle liste in corsa per la Regione hanno risposto all’invito di Nome Officina Politica, partecipando all’unico forum organizzato in vista delle prossime elezioni. Non sono mancate riflessioni sulla gestione dell’acqua, su Salaria e Rieti–Torano, Terminillo, servizi alle famiglie, imprese e futuro della sanità pubblica. Assenti per impegni pregressi o impossibilità dell’ultim’ora i rappresentanti di Pd, Psi e lista civica Rocca. In tutti gli interventi, seppur con accenti diversi è ricorsa la necessità di una partecipazione maggiore dei cittadini e la promessa di concretezza. 


«Mi piace portare soluzioni che vengono dallo studio attento dei bisogni del territorio – he detto Pierduilio Cocuccioni di Azione Italia Viva – Ho quindi scelto di sostenere D’Amato per la sua capacità di agire e per un progetto comune che si basa su idee e coperture finanziare certe». «La giunta Zingaretti – evidenzia Stefano Micheli della lista civica D’Amato - e potranno confermarlo i sindaci sia di destra che di sinistra, ha aiutato tutti i comuni della Provincia, senza lasciare nessuno indietro, in tema di infrastrutture e valorizzazione del patrimonio culturale. In ogni ambito è stato possibile fare investimenti e sulla sanità. D’Amato è stata testa d’ariete fronteggiando le difficoltà ordinarie e la pandemia. Abbiamo quindi bisogno di continuare a credere nei territori e investire sulle nostre intelligenze». Vincenzo Rinaldi di Udc presente insieme alla collega Valeria Martinelli appellandosi ai cittadini «affinché vadano a votare» ha chiesto loro di «sostenere Rocca perché mette al primo posto le persone. In questa che è la provincia più anziana del Lazio e la seconda in Italia, è opportuno che arrivino grandi risorse, finalizzate a risolvere i problemi della gente, investendo su patologie legate alla terza età e sulle strutture private che chiedono di essere accreditate e non ci riescono a scapito delle famiglie». 


Mariano Calisse, presente per la Lega insieme a Sara Principessa, invita «a premiare un gruppo di persone che vive sul territorio e ha amministrato con esperienza avendone a cuore le sorti.

Conosciamo bene i problemi e i punti di forza e siamo pronti per raccogliere questa sfida con umiltà, passione e tante idee pensando che la politica deve tornare a essere più pragmatica e accorciare i tempi degli investimenti che si pongono in atto». Michele Nicolai di Fratelli d’Italia si dice a favore «della democrazia dell’alternanza come valore aggiunto: ha governato dieci anni il centrosinistra ed ora è giusto che lo faccia il centrodestra. Stiamo incontrando tantissime persone in ogni angolo della provincia. Si respira condivisione e partecipazione, voglia di affermare il riscatto della comunità provinciale, perché Rieti è la più piccola ma non la cenerentola della regione. Anni fa c’era uno slogan che definiva la provincia bella per natura, per queste bellezze dobbiamo fare in modo che il centrodestra vada al governo». Sull’alternanza politica batte anche Matteo Di Vittorio di Forza Italia convinto che «con il centrodestra al governo regionale si potrà creare una filiera istituzionale che consentirà una più veloce e più amalgamata amministrazione della Regione». 


Più che di alternanza, Laura Ciacci di “Verdi e Sinistra è possibile” al tavolo con Matteo Luciani ravvisa l’esigenza di «un voto coraggioso e responsabile. La democrazia più che alternata deve dare spazio a chi ci deve rappresentare, includendo. Noi proponiamo l’idea di un’economia sociale e civile, che è prioritaria per l’Ue ed è ciò di cui abbiamo bisogno tutti i giorni, perché ogni settore è legato all’altro. Servono comunità partecipanti, pensare alle istanze sociale in ogni decisione che si prende perché nessuno deve essere lasciato indietro». 
Partecipare è imperativo anche per Laura Arduini del “Polo progressista di Sinistra ecologista” che insistendo sul «diritto della sanità pubblica, con l’interruzione dell’intramoenia e l’assunzione dei medici di base». I candidati di “+Europa Radicali Volt” Marco Giordani e Valentina Cosimati pur ammettendo che «la possibilità di essere eletti a Rieti non altissima» assicurano che «faremo di tutto sia per mantenere la rappresentanza di radicali in Regione sia per portare avanti le istanze di Rieti creando un’area sabina di interesse». 

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