Rieti, Comunali 2022. Il centrosinistra e le primarie, arriva monito di Bigliocchi

Paolo Bigliocchi
di Antonio Bianco
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Venerdì 30 Aprile 2021, 00:10

RIETI - «Le primarie non sono né da santificare né da demonizzare. Dipende da quante candidature saranno in campo, se ce ne sarà una sola ritengo siano inutili, ma se ci dovessero essere più di una allora potrebbero tornare utili per scegliere chi presentare alle prossime comunali. E’ chiaro però che tutti devono essere d’accordo». Paolo Bigliocchi, ex assessore al Bilancio della giunta Petrangeli e politico di lungo corso, interviene in merito al dibattito aperto dal segretario del Pd, Vincenzo di Fazio, sulla necessità o meno di adottare lo strumento delle primarie per individuare il prossimo candidato sindaco del centrosinistra. 
«Sicuramente resta – aggiunge Bigliocchi – un modo per sgomberare il campo da eventuali divisioni. Già le abbiamo fatte nel 2012 e alla fine ci siamo trovati tutti intorno al candidato che aveva vinto le primarie (Simone Petrangeli, ndr). E da questo punto di vista sono state sicuramente positive». 
E poi striglia i suoi a fare presto. «Riuscire a coagulare – sottolinea l’ex assessore – intorno ad un programma e ad un candidato più realtà politiche necessita di tempo, di dialogo, di confronto. E questo a mio avviso è un processo che già si sarebbe dovuto avviare. Siamo in ritardo, è ora che si cominci». 
E aggiunge: «La pandemia ci ha tolto tante cose ma non la parola, sicuramente è un freno ma non possiamo nasconderci dietro il virus». Bigliocchi parla anche dell’allargamento della coalizione ai Cinquestelle: «E’ sempre una questione di confronto e di programmi, alcune cose che avvengono a livello nazionale è quasi naturale che si ripercuotano anche a livello locale. Però bisogna trovare un accordo sui programmi. E su quello che si vuol fare. Bisogna partire da un confronto programmatico». L’esponente politico spiega anche il perché: «I prossimi anni saranno importanti, perché sia la pandemia sia il dramma del terremoto probabilmente porteranno delle risorse finanziarie notevoli per il nostro territorio. E quindi ci sarà la possibilità di fare una programmazione reale». 
Per questo, secondo Bigliocchi, diventa importante presentare un candidato credibile, conosciuto e che abbia le caratteristiche per poter fare l’amministratore. «Perché poi diventa difficile amministrare – conclude –.

Credo ad esempio che la storia del predissesto sia stata gestita male negli ultimi anni, anche se delle risorse aggiuntive sono arrivate grazie ai governi nazionali e regionali, restano delle perplessità in materia perché ritengo che certe operazioni, a partire dalla vendita delle farmacie, siano un rischio per il bilancio del Comune. Quello di mettere l’ente in sicurezza rimane invece un obiettivo primario».

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