Vertenza Elexos, Schneider assente
al tavolo del Mise: per salvare i 44
posti si tenta la cassa integrazione
straordinaria per le aree di crisi

Vertenza Elexos, Schneider assente al tavolo del Mise: per salvare i 44 posti si tenta la cassa integrazione straordinaria per le aree di crisi
di Alessandra Lancia
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Giovedì 19 Luglio 2018, 16:21
RIETI - Crisi della Elexos, Schneider Electric si sfila, per salvare dal licenziamento i 44 lavoratori dello stabilimento reatino si tenterà la strada della cassa integrazione straordinaria per aree di crisi complessa. E' quanto emerge dall’incontro di stamattina al ministero dello Sviluppo. La disponibilità della Regione Lazio all’utilizzo di tale strumento c’è, ha detto l’assessore Claudio Di Berardino; bisogna ora vedere se ci sono le condizioni complessive per ricorrere alla cigs , a cominciare dalla disponibilità di Elexos.

La società al tavolo c’era ma non il liquidatore. Un incontro in tal senso si svolgerà lunedì prossimo al ministero del Lavoro per poi riaggiornare il tavolo al ministero dello Sviluppo mercoledì della prossima settimana. Delusione da parte dei sindacati e dei lavoratori: “C’è un’emergenza da affrontare ed é quella di evitare il licenziamento collettivo dei lavoratori Elexos. Sull’utilizzo della cassa integrazione straordinaria siamo tutti d’accordo - ha detto Luigi D’Antonio (Fiom Cgil) - Ma poi c’è da affrontare il tema della reindustrializzazione dello stabilimento e Schneider non può sfilarsi”.

Invece é quello che la multinazionale intende fare, come riferito durante l’incontro dal capo dell’unità di crisi del Mise Giampiero Castano. All’incontro hanno preso parte oltre al l’assessore Di Berardino, i segretari provinciali di Fiom, Fim e Uil, l’onorevole Gabriele Lorenzoni (M5S) e il vice sindaco di Rieti Daniele Sinibaldi.
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