La reatina Chiara Costantini tra i manifestanti di Pisa a favore delle donne iraniane

La reatina Chiara Costantini tra i manifestanti di Pisa a favore delle donne iraniane
di Lorenzo Quirini
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Venerdì 7 Ottobre 2022, 09:14 - Ultimo aggiornamento: 12:01

RIETI - A manifestare per i diritti delle donne iraniane, lo scorso sabato, c’era anche una reatina. Si tratta di Chiara Costantini, studentessa di Studi Internazionali a Pisa, città in cui ha preso parte alla manifestazione in piazza, dopo i recenti fatti di cronaca in Iran. Un fatto che non dovrebbe sorprendere, soprattutto se si conosce il background culturale della 24enne: il suo percorso di studi, incentrato sulle migrazioni tra i diversi Paesi, è infatti passato anche per l’Iran. Risale a 3 anni fa l’esperienza di Costantini a Teheran, dove ha potuto approfondire la conoscenza del persiano e della cultura iraniana.

«Sono rimasta piacevolmente sorpresa nel vedere che alla manifestazione c’erano uomini e donne di tutte le età e le nazionalità – racconta la studentessa ripensando a quanto accaduto a Pisa – è stato toccante vedere una ragazza iraniana tagliarsi i capelli in segno di protesta: dopo poco molte altre donne l’hanno imitata al centro della piazza. Anche così si dimostra solidarietà al coraggioso popolo iraniano».

Impossibile restare indifferente per Costantini, che durante il suo percorso ha conosciuto storie drammatiche riguardanti amici e conoscenti iraniani: «Molti ragazzi e ragazze cercano di espatriare, ma il loro visto viene rifiutato da diversi Paesi a causa del loro passaporto – e aggiunge – Io fortunatamente sono riuscita a rientrare prima del bloody aban: il periodo, corrispondente al nostro novembre, in cui nel 2019 sono iniziate delle violente rivolte che hanno portato centinaia di morti».

Un’esperienza che ha plasmato anche la coscienza della ragazza, da allora sempre più consapevole dell’importanza dell’impegno per i diritti civili: «Da cittadina italiana mi ritengo fortunata per essere nata in una determinata parte del mondo, e nel mio piccolo mi sento di invitare tutti a riflettere sulla situazione dell’Iran, che non è purtroppo un caso isolato – e conclude – È necessario prendere coscienza che quello che abbiamo non è scontato e ci può essere sottratto con meno difficoltà di quanto si pensi».   

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